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CONTROVERSO

Poesia del Giorno

"Odissea" di Francesca Semeraro

Poesia del giorno

"Poesia del Giorno" è un'estensione della rubrica settimanale "controVerso" dedicata alla poesia. Nasce per dare spazio alla vostra fantasia e ai vostri versi ispirati dalla quotidianità o dai vostri stati d'animo. Si è quindi deciso di pubblicare, in questo appuntamento giornaliero, le più belle poesie che vorrete inviare.

Chi fosse interessato a vedere un proprio componimento poetico pubblicato nella apposita sezione sul sito web Buonasera24.it e sui canali social della testata, dovrà:

  1. Seguire le pagine dei profili social di Buonasera: su Facebook e Instagram;
  2. Inviare una mail a controverso2019@gmail.com con il proprio nome, cognome, luogo di residenza e dichiarando nel testo della mail la paternità dell'opera. La poesia non dovrà superare i 30 versi.

Ogni giorno alle ore 9.00 una poesia, tra quelle più significative, sarà scelta, pubblicata e recensita, esclusivamente online, in questa rubrica. 

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La Poesia del Giorno, di lunedì 3 febbraio 2025, è:

    ODISSEA

    di FRANCESCA SEMERARO di Leporano (TA)

    Al canto delle sirene
    il tempo scivolò tra flutti marini
    e spumeggianti ambizioni
    disegnando candidi merletti
    si rincorrevano alla rinfusa
    per poi morire tacitamente
    su desolate spiagge
    dove la vita ancora una volta
    aveva il profumo del mare.

       

    Recensione

    La poesia si distingue per la sua profondità evocativa e la capacità di trasportare il lettore in un viaggio simbolico, in cui il mare diventa protagonista assoluto. Attraverso immagini delicate e allo stesso tempo potenti, l’autrice traccia un parallelismo tra il moto incessante delle onde e il fluire inarrestabile del tempo, dando vita a una riflessione sulla natura effimera dell’esistenza e sul fascino di ciò che è destinato a perdersi.


    Il riferimento alle sirene richiama immediatamente il mondo omerico e la figura di Ulisse, eroe errante sospeso tra desiderio e dovere. La loro presenza nel componimento non è solo un richiamo mitologico, ma assume un significato più ampio: rappresentano le tentazioni, le illusioni e le ambizioni che spingono l’uomo a inseguire sogni effimeri, proprio come i flutti marini che "si rincorrevano alla rinfusa" prima di dissolversi. L’immagine dei "candidi merletti" disegnati dalla schiuma marina introduce una nota di leggerezza e bellezza, che però si dissolve rapidamente, lasciando spazio alla quiete malinconica della riva.


    La spiaggia, descritta come "desolata", è il punto di approdo in cui tutto si placa, un luogo che racchiude il senso della fine ma anche della memoria. Qui il mare non è solo movimento e trasformazione, ma diventa elemento primordiale, custode di ricordi e speranze, come suggerisce l’ultimo verso: "dove la vita ancora una volta / aveva il profumo del mare". È un ritorno alle origini, alla parte più autentica di sé, in un ciclo continuo di partenze e ritorni.


    Lo stile di Francesca Semeraro è raffinato e musicale, con un uso sapiente delle immagini e delle sonorità che conferiscono al testo una dimensione quasi ipnotica. Il ritmo dei versi, scandito dall’alternanza di momenti dinamici e pause riflessive, accompagna il lettore in un percorso emozionale intenso, dove il mare non è solo uno sfondo, ma un’entità viva, capace di trasmettere sentimenti contrastanti di inquietudine e conforto.

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