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CONTROVERSO

Poesia del Giorno

"Il mare" di Laura Di Vincenzo

Poesia del giorno

"Poesia del Giorno" è un'estensione della rubrica settimanale "controVerso" dedicata alla poesia. Nasce per dare spazio alla vostra fantasia e ai vostri versi ispirati dalla quotidianità o dai vostri stati d'animo. Si è quindi deciso di pubblicare, in questo appuntamento giornaliero, le più belle poesie che vorrete inviare.

Chi fosse interessato a vedere un proprio componimento poetico pubblicato nella apposita sezione sul sito web Buonasera24.it e sui canali social della testata, dovrà:

  1. Seguire le pagine dei profili social di Buonasera: su Facebook e Instagram;
  2. Inviare una mail a controverso2019@gmail.com con il proprio nome, cognome, luogo di residenza e dichiarando nel testo della mail la paternità dell'opera. La poesia non dovrà superare i 30 versi.

Ogni giorno alle ore 9.00 una poesia, tra quelle più significative, sarà scelta, pubblicata e recensita, esclusivamente online, in questa rubrica. 

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La Poesia del Giorno, di venerdì 27 dicembre 2024, è:

    IL MARE

    di LAURA DI VINCENZO di Policoro (MT)

    Il mare è uno stato d'animo, oggi è
    impetuoso nel suo rumoreggiare.
    Il vento schiaffeggia il volto tirato dal freddo.
    Un legno giace sulla sabbia, incurante
    dell'eco che le onde alte rimandano.
    Solitario il passo di colui che avanza.
    Tutto si perde nella cornice di quel quadro.

       

    Recensione

    I versi si aprono con una descrizione intensa e coinvolgente del mare come riflesso di uno stato d'animo, un'immagine che si fa metafora della condizione interiore dell'autore o di chi osserva. La natura, con il suo rumore impetuoso e il vento che "schiaffeggia il volto tirato dal freddo", diventa espressione tangibile di un conflitto emotivo, forse di un disagio o di un distacco che il poeta sembra voler esplorare.


    Il mare, in questo contesto, non è solo una presenza fisica, ma assume un carattere simbolico, con la sua forza incontrollabile e la sua natura mutevole. L'immagine del legno che giace sulla sabbia, inerte e indifferente alla potenza delle onde, suggerisce una sensazione di abbandono o di distanza dalla realtà che circonda, quasi come se l'elemento naturale avesse preso il sopravvento, cancellando ogni traccia di presenza umana.


    Il "passo solitario" di chi avanza verso l'infinito, nell'incontro di uomo e natura, si fa metafora di un cammino personale che appare isolato, perso nella vastità del paesaggio. La cornice del quadro, infine, racchiude tutto in un'istantanea, una visione che potrebbe rappresentare il tentativo di contenere, senza poter realmente afferrare, l'energia tumultuosa della vita e dei sentimenti.


    La poesia, con il suo ritmo sobrio e la potenza delle immagini, dipinge un paesaggio che è al tempo stesso esterno e interiore, un luogo dove la solitudine e l'intensità emotiva sembrano coincidere, suggerendo riflessioni su temi come l'isolamento, la ricerca di senso e la fragilità dell'esistenza.

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