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CONTROVERSO

Poesia del Giorno

"Diet life" di Maria Lucia Riccioli

Poesia del Giorno

"Poesia del Giorno" è un'estensione della rubrica settimanale "controVerso" dedicata alla poesia. Nasce per dare spazio alla vostra fantasia e ai vostri versi ispirati dalla quotidianità o dai vostri stati d'animo. Si è quindi deciso di pubblicare, in questo appuntamento giornaliero, le più belle poesie che vorrete inviare.

Chi fosse interessato a vedere un proprio componimento poetico pubblicato nella apposita sezione sul sito web Buonasera24.it e sui canali social della testata, dovrà:

  1. Seguire le pagine dei profili social di Buonasera: su Facebook e Instagram;
  2. Inviare una mail a controverso2019@gmail.com con il proprio nome, cognome, luogo di residenza e dichiarando nel testo della mail la paternità dell'opera. La poesia non dovrà superare i 30 versi.

Ogni giorno alle ore 9.00 una poesia, tra quelle più significative, sarà scelta, pubblicata e recensita, esclusivamente online, in questa rubrica. 

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La Poesia del Giorno, di lunedì 18 novembre 2024, è:

    DIET LIFE

    di MARIA LUCIA RICCIOLI di Siracusa

    decaffeinati
    valori
    sentimenti
    light

    ma io ho fame di te
    e il mondo intero non mi disseta

       

    Recensione

    La poesia esplora un tema universale: la frustrazione di vivere in un mondo che sembra offrire solo versioni diluite e insoddisfacenti di ciò che conta davvero. I termini scelti dall’autrice, come "decaffeinati", "light", "valori", "sentimenti", richiamano immediatamente un’esistenza consumistica, caratterizzata dalla superficialità e dalla ricerca del "meno", ma in senso negativo. Questi aggettivi, associati alla modernità, sembrano denunciare una società che ha ridotto i suoi ideali, i suoi legami e le sue emozioni a forme edulcorate e prive di sostanza.


    Il verso "ma io ho fame di te" è un’affermazione potente e sincera: in mezzo alla leggerezza e all’assenza di significato che pervadono la vita contemporanea, il soggetto poetico rivela il suo desiderio di un contatto vero, appagante e sostanzioso, un bisogno che non può essere soddisfatto da nulla di superficiale. La fame, metafora di un desiderio insaziabile, si fa simbolo della ricerca di autenticità, di qualcosa di essenziale che vada oltre l’effimero. È il contrasto tra ciò che ci viene offerto, con il suo sapore annacquato, e il desiderio di una realtà più intensa.


    "Il mondo intero non mi disseta" accentua ulteriormente questo vuoto. Non importa quanto ampio o variegato sia il mondo esterno, nulla riesce a placare quella sete profonda di senso e di verità che il soggetto sente dentro di sé. Il "mondo intero" diventa metafora di una società che, pur essendo ricca di opportunità e distrazioni, non offre nulla che possa appagare il bisogno di connessione autentica, di un legame che vada oltre le apparenze.


    La poesia di Maria Lucia Riccioli si configura come un grido d’emergenza: un desiderio di riscoprire valori, emozioni e relazioni che abbiano un peso reale, che non siano solo apparenze consumabili. L’autrice ci invita a riflettere sull’insoddisfazione che può derivare dalla vita moderna, nella quale la superficialità e la cultura del "light" non riescono a soddisfare le necessità più profonde dell’animo umano.

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