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CONTROVERSO

Poesia del Giorno

"Ricordi celati" di Domenica Carrozza

Poesia del Giorno

"Poesia del Giorno" è un'estensione della rubrica settimanale "controVerso" dedicata alla poesia. Nasce per dare spazio alla vostra fantasia e ai vostri versi ispirati dalla quotidianità o dai vostri stati d'animo. Si è quindi deciso di pubblicare, in questo appuntamento giornaliero, le più belle poesie che vorrete inviare.

Chi fosse interessato a vedere un proprio componimento poetico pubblicato nella apposita sezione sul sito web Buonasera24.it e sui canali social della testata, dovrà:

  1. Seguire le pagine dei profili social di Buonasera: su Facebook e Instagram;
  2. Inviare una mail a controverso2019@gmail.com con il proprio nome, cognome, luogo di residenza e dichiarando nel testo della mail la paternità dell'opera. La poesia non dovrà superare i 30 versi.

Ogni giorno alle ore 9.00 una poesia, tra quelle più significative, sarà scelta, pubblicata e recensita, esclusivamente online, in questa rubrica. 

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La Poesia del Giorno, di martedì 12 novembre 2024, è:

    RICORDI CELATI

    di DOMENICA CARROZZA di Ladispoli (RM)

    Cercherai tra i labirinti della tua mente,
    cercherai dei ricordi
    a volte li osserverai come fossero veri,
    sognerai cose mai vissute,
    altre volte li confonderai
    innalzerai palazzi di miste verità,
    altre ancora farai di essi il tuo vessillo
    sbandierandoli ai quattro venti
    lungo i sentieri calpestati
    con i tuoi compagni di viaggio.
    Anche loro sfoggeranno ricordi
    di tratti di vita convissuta,
    ricordi che spesso divergeranno dai tuoi
    ti dirai che stanno vaneggiando,
    perché li sentirai estranei,
    caparbiamente insisterai
    hai necessità di credere in ciò che ricordi.
    Sarebbe doloroso rammentare verità
    che la tua mente ti ha celato
    custodendole gelosamente,
    per non farti del male.
    Cercherai tra i ricordi
    ordinandoli a modo tuo,
    l’ordine ti restituirà l’incoerenza vissuta
    regalandoti una parvenza di normalità,
    mentre osserverai il bimbo dentro te
    correre a chiamare tua madre,
    perché quel padre mai visto
    è tornato a conoscere il figlio
    di una guerra non sua,
    una guerra che gli ha tolto la paternità.
    Intanto, quel padre aspetta
    seduto sul baule della biancheria,
    per dare l’ultimo saluto alla sua sposa...
    In un attimo sbiadiscono i ricordi
    celati dietro occhi inumiditi
    dalle lacrime del tempo.

       

    Recensione

    I versi esplorano la complessità e la fragilità della memoria umana, creando un panorama emotivo profondo e ricco di significati. L'autrice dipinge un viaggio introspezione attraverso i labirinti della mente, dove i ricordi assumono forme incerte e spesso si confondono con sogni mai vissuti. La rappresentazione dei ricordi come palazzi di miste verità evidenzia la tendenza umana a reinterpretare e riorganizzare il passato per trovare un senso di normalità.


    Domenica Carrozza descrive un processo di condivisione dei ricordi con compagni di viaggio, mettendo in luce come le memorie comuni possano divergere e sembrare estranee, suscitando dubbi e la necessità di credere in ciò che si ricorda. Questo bisogno di credere è legato alla protezione del proprio benessere emotivo, evitando di affrontare verità dolorose che la mente ha celato per difenderci.


    La poesia trasmette una sensazione di nostalgia e perdita, particolarmente potente nella descrizione del bambino che cerca la madre e del padre tornato dalla guerra, un uomo che la guerra ha privato della sua paternità. Questa immagine evoca un profondo senso di separazione e di tempo perduto, culminando in un momento di addio che sfuma in ricordi offuscati dalle lacrime del tempo.


    I versi "innalzerai palazzi di miste verità, / altre ancora farai di essi il tuo vessillo" e "mentre osserverai il bimbo dentro te / correre a chiamare tua madre" illustrano la continua lotta interiore tra la necessità di ordine e la realtà caotica dei ricordi. L'autrice riesce a catturare l'essenza della memoria umana, con tutte le sue contraddizioni e la sua struggente bellezza, offrendo al lettore una meditazione intensa e toccante sul passato e sulla nostra relazione con esso.


    Inoltre, la chiusura con "In un attimo sbiadiscono i ricordi / celati dietro occhi inumiditi / dalle lacrime del tempo" rafforza il tema della memoria come un'entità fragile e fugace, costantemente influenzata dal passare del tempo e dalle emozioni che lo accompagnano. "Ricordi celati" è una riflessione sull'incoerenza della memoria e sulla necessità di ricostruire una parvenza di normalità attraverso l'ordine dei ricordi.

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