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CONTROVERSO

Poesia del Giorno

"Fiore di campo" di Clementina Scotto

Poesia del Giorno

"Poesia del Giorno" è un'estensione della rubrica settimanale "controVerso" dedicata alla poesia. Nasce per dare spazio alla vostra fantasia e ai vostri versi ispirati dalla quotidianità o dai vostri stati d'animo. Si è quindi deciso di pubblicare, in questo appuntamento giornaliero, le più belle poesie che vorrete inviare.

Chi fosse interessato a vedere un proprio componimento poetico pubblicato nella apposita sezione sul sito web Buonasera24.it e sui canali social della testata, dovrà:

  1. Seguire le pagine dei profili social di Buonasera: su Facebook e Instagram;
  2. Inviare una mail a controverso2019@gmail.com con il proprio nome, cognome, luogo di residenza e dichiarando nel testo della mail la paternità dell'opera. La poesia non dovrà superare i 30 versi.

Ogni giorno alle ore 9.00 una poesia, tra quelle più significative, sarà scelta, pubblicata e recensita, esclusivamente online, in questa rubrica. 

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La Poesia del Giorno, di giovedì 7 novembre 2024, è:

    FIORE DI CAMPO

    di CLEMENTINA SCOTTO di Monterotondo (RM)

    Vivendo io sono
    Fui seme poi luce
    Conobbi notte nel giorno
    caldo nel freddo
    riso nel pianto.
    Nel doppio si sdoppia la vita
    alla quale mi arrendo morendo
    e io testimone sacro del gioco
    come il tutto
    in silenzio
    mi inchino alla vita.

       

    Recensione

    La poesia una profonda riflessione sull'esperienza della vita e sulla sua dualità. Sin dai primi versi, l'autrice ci introduce al ciclo vitale del fiore, simbolo della continua trasformazione e del mutamento, partendo dal seme per poi arrivare alla luce: "Fui seme poi luce". La poetessa gioca con i contrasti, mettendo in luce la coesistenza di opposti come la notte e il giorno, il caldo e il freddo, il riso e il pianto: "Conobbi notte nel giorno / caldo nel freddo / riso nel pianto".


    La vita viene descritta come un processo di sdoppiamento, in cui ogni aspetto ha il suo doppio, rendendo la poesia un inno alla complessità e alla bellezza dell'esistenza: "Nel doppio si sdoppia la vita". La resa alla vita attraverso la morte viene rappresentata con un tono sacro e rispettoso: "alla quale mi arrendo morendo" e la figura del testimone sacro conferisce un'aura di solennità al componimento. L'immagine del poeta che si inchina alla vita in silenzio sottolinea un profondo rispetto e una comprensione della sacralità del ciclo vitale: "e io testimone sacro del gioco / come il tutto / in silenzio / mi inchino alla vita".


    Il linguaggio utilizzato da Clementina Scotto è semplice ma carico di significato, riuscendo a trasmettere una sensazione di calma e riflessione. La struttura della poesia, con i suoi versi brevi e incisivi, contribuisce a creare un ritmo meditativo, che invita il lettore a una contemplazione profonda. La scelta delle parole è accurata, e ogni verso aggiunge un tassello alla complessità del messaggio poetico.


    È una poesia che celebra la vita in tutte le sue forme e contraddizioni, offrendo una prospettiva serena e accettante della realtà. Il tono pacato e riflessivo della poetessa riesce a trasmettere un messaggio di pace e di riconciliazione con il ciclo naturale dell'esistenza, rendendo questa poesia un'opera di grande delicatezza e intensità. La capacità dell'autrice di affrontare temi universali con una sensibilità personale rende questa poesia non solo una celebrazione della natura, ma anche una meditazione sull'essenza stessa della vita.

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