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CONTROVERSO

Poesia del Giorno

"Il nonno e la bimba" di Antonietta Di Paolo

Poesia del Giorno

"Poesia del Giorno" è un'estensione della rubrica settimanale "controVerso" dedicata alla poesia. Nasce per dare spazio alla vostra fantasia e ai vostri versi ispirati dalla quotidianità o dai vostri stati d'animo. Si è quindi deciso di pubblicare, in questo appuntamento giornaliero, le più belle poesie che vorrete inviare.

Chi fosse interessato a vedere un proprio componimento poetico pubblicato nella apposita sezione sul sito web Buonasera24.it e sui canali social della testata, dovrà:

  1. Seguire le pagine dei profili social di Buonasera: su Facebook e Instagram;
  2. Inviare una mail a controverso2019@gmail.com con il proprio nome, cognome, luogo di residenza e dichiarando nel testo della mail la paternità dell'opera. La poesia non dovrà superare i 30 versi.

Ogni giorno alle ore 9.00 una poesia, tra quelle più significative, sarà scelta, pubblicata e recensita, esclusivamente online, in questa rubrica. 

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La Poesia del Giorno, di martedì 29 ottobre 2024, è:

    IL  NONNO E LA BIMBA

    di ANTONIETTA DI PAOLO di Tornareccio (CH)

    Bambina sulle ginocchia
    di mio nonno.
    Camino sempre acceso
    scoppiettio di fiamme
    interrompe il brontolio
    di nonna intenta a impastar
    pasta lievitata
    per il fragrante pane.

    Nonno con voce
    quasi assente
    narrava storie, racconti vissuti
    tristi e veri
    del suo passato.

    Mi perdevo nei suoi occhi
    color del cielo
    poche volte gai
    spesso color del gelo.

    Mescolava i suoi racconti
    con il fumo acre
    della sua pipa
    in religiosi silenzi.

       

    Recensione

    Una poesia che si immerge nell’intimità di un rapporto speciale, rievocando un tempo vissuto tra le pareti di una casa colma di calore e rituali familiari. Le immagini sono ricche di dettagli che trasportano in una dimensione domestica: il camino acceso, lo scoppiettio delle fiamme che interrompe il silenzio, e la nonna intenta a impastare il pane, simbolo di una quotidianità rassicurante e intrisa di affetto.


    La figura del nonno è centrale, ritratta con tratti di malinconia e saggezza. La sua voce, descritta come “quasi assente” narra storie di un passato difficile e doloroso, conferendo al racconto un tono quasi sacro. C’è una bellezza particolare nel modo in cui il nonno mescola i suoi ricordi con il fumo acre della pipa, lasciando che le parole si disperdano tra i silenzi profondi. Questo fumo, denso e pungente, diventa quasi un elemento scenico che arricchisce l’atmosfera, avvolgendo sia la bambina che l’anziano in un’aura sospesa, a metà tra il presente e il passato.


    Gli occhi del nonno, “color del cielo, / poche volte gai, / spesso color del gelo” aggiungono una dimensione emozionale che lascia intravedere un vissuto complesso e carico di esperienze. In quei silenzi, la bambina si perde e si ritrova, catturata da uno sguardo che, pur essendo distante, è profondamente comunicativo.


    La poesia di Antonietta Di Paolo riesce a trasmettere con delicatezza un legame fatto di sguardi, racconti e gesti semplici, evocando un tempo lontano in cui ogni istante, per quanto ordinario, porta con sé la solennità dei ricordi e la dolcezza dell’affetto familiare.

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