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CONTROVERSO

Poesia del Giorno

"Frottage" di Thea Matera

Poesia del Giorno

"Poesia del Giorno" è un'estensione della rubrica settimanale "controVerso" dedicata alla poesia. Nasce per dare spazio alla vostra fantasia e ai vostri versi ispirati dalla quotidianità o dai vostri stati d'animo. Si è quindi deciso di pubblicare, in questo appuntamento giornaliero, le più belle poesie che vorrete inviare.

Chi fosse interessato a vedere un proprio componimento poetico pubblicato nella apposita sezione sul sito web del giornale Buonasera24.it e sui canali social della testata, dovrà:

  1. Seguire le pagine dei profili social di Buonasera24: su Facebook e Instagram;
  2. Inviare una mail a controverso2019@gmail.com con il proprio nome, cognome, luogo di residenza e dichiarando nel testo della mail la paternità dell'opera. La poesia non dovrà superare i 30 versi.

Ogni giorno alle ore 9.00 una poesia, tra quelle più significative, sarà scelta, pubblicata e recensita, esclusivamente online, in questa rubrica. 

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La Poesia del Giorno, di venerdì 4 ottobre 2024, è:

    FROTTAGE

    di THEA MATERA di Cerignola (FG)

    Scende
    dall'iride bianca della luna
    una stella,
    sospesa lacrima piovana.
    Scuote nel vento
    lame di metallo,
    i tegolati di bucce d'arancia
    di geometrili caseggiati,
    di cinte ruote panoramiche
    appese ad aghi di ginepri.
    Ha perduto
    - malchiusa vena -
    fuggendo nella notte
    molecole di ponti
    tra sfumi di turchesi,
    sull'orecchino di perla
    ciprigne si sporge
    nell'orto dei vetrai.

       

    Recensione

    "Frottage" è un viaggio onirico e suggestivo che trasporta il lettore in un paesaggio surreale, dove le immagini si mescolano in un intreccio di sensazioni visive e tattili. La poetessa utilizza un linguaggio ricco e preciso, creando un'atmosfera sospesa e malinconica.


    La poesia si apre con l'immagine della luna, da cui scende una stella come una "sospesa lacrima piovana". Questa immagine iniziale stabilisce subito un tono di delicata tristezza. Le "lame di metallo" e i "tegolati di bucce d'arancia" evocano un mondo di contrasti, tra la durezza e la fragilità, tra l'artificiale e il naturale.


    L'uso di "geometrili caseggiati" e "cinte ruote panoramiche" amplia la dimensione della poesia, portando il lettore a immaginare strutture complesse e quasi astratte, mentre "aghi di ginepri" suggeriscono un contatto con la natura selvaggia. La vena malchiusa che perde molecole di ponti rappresenta una ferita aperta, un dolore che si diffonde nell'oscurità.


    La chiusa del componimento, con l'orecchino di perla che si sporge nell'orto dei vetrai, unisce eleganza e fragilità, aggiungendo un tocco finale di mistero e delicatezza. Thea Matera riesce a trasmettere un sentimento di perdita e di ricerca, avvolgendo il lettore in un'atmosfera di raffinata malinconia.

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