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CONTROVERSO

Poesia del Giorno

"L'amante" di Carlo Boccucci

Poesia del Giorno

"Poesia del Giorno" è un'estensione della rubrica settimanale "controVerso" dedicata alla poesia. Nasce per dare spazio alla vostra fantasia e ai vostri versi ispirati dalla quotidianità o dai vostri stati d'animo. Si è quindi deciso di pubblicare, in questo appuntamento giornaliero, le più belle poesie che vorrete inviare.

Chi fosse interessato a vedere un proprio componimento poetico pubblicato nella apposita sezione sul sito web del giornale Buonasera.it e sui canali social della testata, dovrà:

  1. Seguire le pagine dei profili social di Taranto Buonasera: su Facebook e Instagram;
  2. Inviare una mail a controverso2019@gmail.com con il proprio nome, cognome, luogo di residenza e dichiarando nel testo della mail la paternità dell'opera. La poesia non dovrà superare i 30 versi.

Ogni giorno alle ore 9.00 una poesia, tra quelle più significative, sarà scelta, pubblicata e recensita, esclusivamente online, in questa rubrica. 

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La Poesia del Giorno, di giovedì 3 ottobre 2024, è:

    L'AMANTE

    di CARLO BOCCUCCI di Mondragone (CE)

    Giacché ci sono, la dico tutta
    su quel modo di porti
    ai miei occhi, estranea
    e al tempo stesso intima

    assente e poi di punto in bianco
    labbra suadenti della mia ombra,
    capace d'inebriarmi
    come il petricore di pioggia a terra.

    Quando mi cuci addosso
    stracci di vita col tuo
    sguardo frettoloso
    m'asciughi una lacrima,
    poi cambi tono,
    poiché la sera ti fa brezza
    per respirarmi dentro
    nella placida carne.

       

    Recensione

    È un'intensa esplorazione del complesso rapporto tra presenza e assenza, intimità e estraneità. La poesia si apre con un'affermazione audace, invitando il lettore a immergersi in un mondo di emozioni contrastanti. La voce poetica si rivolge a un amante che appare come una figura sfuggente, capace di evocare sentimenti profondi pur rimanendo distante.


    L'immagine delle "labbra suadenti della mia ombra" rappresenta una dolce ambiguità, un gioco di luci e ombre che riflette il desiderio e l'ineffabilità dell'amore. Il petricore, simbolo di freschezza e rinascita, viene utilizzato per descrivere l'effetto quasi mistico che l'amante esercita sulla vita del narratore. Questo richiamo alla natura rende il legame tra i due ancora più tangibile e palpabile, amplificando la tensione emotiva.


    La dinamica tra i due amanti è messa in luce attraverso l'atto del "cucire" stracci di vita. Carlo Boccucci suggerisce un'intimità profonda e vulnerabile, mentre l'amante si prende cura del narratore, asciugando una lacrima. Tuttavia, la sottile ambivalenza di questo gesto è accentuata dalla fretta con cui lo sguardo dell'amante si sposta, quasi a riflettere la fugacità del momento. La sera, che diventa una "brezza" per il narratore, simbolizza la trasformazione e la capacità di respirare insieme, di condividere uno spazio emotivo e fisico.


    Il linguaggio è ricco e suggestivo, capace di dipingere un quadro vibrante e sensoriale del legame amoroso. La sua poesia invita a riflettere sulla natura complessa dei sentimenti, sulla bellezza dell'incontro e sull'inevitabile fragilità delle relazioni.

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