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CONTROVERSO

Poesia del Giorno

"Verso casa" di Natalia Merola

Poesia del Giorno

"Poesia del Giorno" è un'estensione della rubrica settimanale "controVerso" dedicata alla poesia. Nasce per dare spazio alla vostra fantasia e ai vostri versi ispirati dalla quotidianità o dai vostri stati d'animo. Si è quindi deciso di pubblicare, in questo appuntamento giornaliero, le più belle poesie che vorrete inviare.

Chi fosse interessato a vedere un proprio componimento poetico pubblicato nella apposita sezione sul sito web del giornale Buonasera.it e sui canali social della testata, dovrà:

  1. Seguire le pagine dei profili social di Taranto Buonasera: su Facebook e Instagram;
  2. Inviare una mail a controverso2019@gmail.com con il proprio nome, cognome, luogo di residenza e dichiarando nel testo della mail la paternità dell'opera. La poesia non dovrà superare i 30 versi.

Ogni giorno alle ore 9.00 una poesia, tra quelle più significative, sarà scelta, pubblicata e recensita, esclusivamente online, in questa rubrica. 

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La Poesia del Giorno, di mercoledì 25 settembre 2024, è:

    VERSO CASA

    di NATALIA MEROLA di Benevento

    Solo un raggio
    resiste al buio che avanza,
    l'ombra del domani
    assapora quel poco che brilla.
    Un cielo di pesca ci avvolge
    il suo velluto ci accarezza
    acquieta il moto ondoso dell'animo.
    Ma la luna è sulla soglia
    la luce dei neon invade la strada
    ci guida verso casa.
    Diveniamo spettri danzanti
    nella muta sera
    fumo disperso nell'aria.
    La dolcezza del rosa svanisce
    S-vestiti della nostra pelle
    siamo soli
    Noi e il nostro teatro di nuvole.
    Come l'onda svanita nel mare
    così disintegriamo il nostro giorno,
    affamati di luce e dolcezza.

       

    Recensione

    La poesia conduce in un viaggio emotivo attraverso immagini suggestive e intense. L'autrice dipinge un quadro crepuscolare, in cui un unico raggio di luce sfida l'avanzare del buio, simbolo delle incertezze del futuro.


    Il verso "l'ombra del domani assapora quel poco che brilla" suggerisce una tensione tra speranza e disperazione, come se il futuro fosse un'entità che si nutre dei piccoli bagliori del presente. Questa immagine introduce un cielo di pesca, le cui tonalità vellutate avvolgono e placano l'animo inquieto, offrendo un momento di tregua.


    La poesia prosegue con la luna, posta sulla soglia della scena, e la luce dei neon che invade la strada, guidando i protagonisti verso una casa che diventa simbolo di rifugio e di ritorno. Questo viaggio è caratterizzato da una trasformazione, dove i protagonisti diventano "spettri danzanti nella muta sera", una metafora potente che descrive la loro condizione di solitudine e smarrimento.


    La dolcezza del rosa che svanisce rappresenta la perdita di innocenza e serenità, mentre l'immagine di "S-vestiti della nostra pelle" enfatizza la vulnerabilità umana. Il verso "Noi e il nostro teatro di nuvole" richiama l'idea di una realtà effimera e illusoria, in cui i protagonisti sono soli, persi in un mondo di apparenze.


    La chiusura della poesia, con l'onda che svanisce nel mare, riflette la fugacità del giorno che si dissolve, lasciando un senso di fame insoddisfatta di luce e dolcezza. Natalia Merola, con una scrittura lirica e immaginifica, riesce a trasmettere un sentimento profondo di malinconia e ricerca di significato in un mondo in continua trasformazione.

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