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CONTROVERSO

Poesia del Giorno

"Spezzata" di Angela Tambaro

Poesia del Giorno

"Poesia del Giorno" è un'estensione della rubrica settimanale "controVerso" dedicata alla poesia. Nasce per dare spazio alla vostra fantasia e ai vostri versi ispirati dalla quotidianità o dai vostri stati d'animo. Si è quindi deciso di pubblicare, in questo appuntamento giornaliero, le più belle poesie che vorrete inviare.

Chi fosse interessato a vedere un proprio componimento poetico pubblicato nella apposita sezione sul sito web del giornale Buonasera.it e sui canali social della testata, dovrà:

  1. Seguire le pagine dei profili social di Taranto Buonasera: su Facebook e Instagram;
  2. Inviare una mail a controverso2019@gmail.com con il proprio nome, cognome, luogo di residenza e dichiarando nel testo della mail la paternità dell'opera. La poesia non dovrà superare i 30 versi.

Ogni giorno alle ore 9.00 una poesia, tra quelle più significative, sarà scelta, pubblicata e recensita, esclusivamente online, in questa rubrica. 

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La Poesia del Giorno, di martedì 25 giugno 2024, è:

    SPEZZATA

    di Angela Tambaro di Napoli

    Ed un passo rialza anima leggera,
    dove incontra/scontra cuore innamorato,
    sentimenti vinti, celati
    macchiati dalla passione.
    Preda, cacciatore
    libera, spudorata
    per anni in rose sei stata
    ed ora in spine sazi desiderio velato.

    Un passo il gioco è iniziato,
    ruolo camuffato
    come lupo mascherato
    si cela volto in calma apparente,
    dove dietro creta
    aumenta silente sentimento consumato,
    in animo celato da paura.
    tutt'intorno tace,
    mentre lievemente
    labbra infrangono mura alte
    ogni velo cade,
    solo il lieve ticchettio di un tempo infinito.

    Un varco squarcia raggio di sole,
    restituendo speranza a quel cuore,
    conquistato da un'utopia
    che la notte ha portato via.
    Piccoli passi fatti verso realtà stravolta,
    piccoli gesti di mente contorta,
    nulla rimane, perché fragile,
    ed in questo tempo sopravvive solo chi infame.
    Maschera si frantuma,
    su pavimenti ghiacciato,
    dove quel pittore l'aveva posizionato,
    sagoma rigida, anima di cartone
    libera marchi nascosti, tralasciando ogni cosa,
    esala quel respiro ormai stanco,
    occhi che si spengono
    pupille che si dilatano.
    Ed ecco quell'ultimo passo,
    fatto verso quel giardino incantato,
    dove non è sogno ma realtà
    quel sole che non tramonterà.

       

    Recensione

    È un'opera densa e carica di simbolismo, che esplora con profondità e sensibilità i temi dell'amore, del dolore e della speranza. Attraverso un linguaggio intenso e una serie di immagini vivide, l'autrice ci conduce in un viaggio emotivo che attraversa diverse fasi della vita interiore.


    La poesia si apre con l'immagine di un'anima leggera che si rialza con un passo, solo per incontrarsi o scontrarsi con un cuore innamorato. Questo incontro/scontro introduce subito il tema del conflitto interno tra la leggerezza dell'anima e la pesantezza dei sentimenti amorosi. La descrizione dei "Sentimenti vinti, celati / macchiati dalla passione" suggerisce una lotta interna tra il desiderio di amore e le ferite che esso può infliggere. L'uso delle parole "Preda, cacciatore / libera, spudorata" riflette la dualità delle emozioni, in cui l'amore può essere tanto una trappola quanto una liberazione.


    La seconda strofa prosegue con il tema del conflitto, spostando l'attenzione sulla maschera che le persone indossano per nascondere i loro veri sentimenti. La metafora del "lupo mascherato" rappresenta la falsità delle apparenze dietro cui si nasconde un volto in "calma apparente". Dietro questa maschera, il sentimento cresce silenziosamente, celato dalla paura. Le "labbra infrangono mura alte", suggerendo che, nonostante le barriere emotive erette per proteggersi, il desiderio e l'amore trovano sempre un modo per manifestarsi. Il ticchettio del "tempo infinito" evoca un senso di attesa e di tensione, come se l'anima fosse in bilico tra l'espressione dei suoi veri sentimenti e la necessità di nasconderli.


    Nella terza strofa, la poesia raggiunge il suo climax emotivo con l'immagine di un raggio di sole che squarcia l'oscurità, restituendo speranza a un cuore conquistato da un'utopia che la notte ha portato via. Questa luce simboleggia una nuova speranza, un'apertura verso una possibile felicità dopo il dolore. Tuttavia, la speranza è descritta come fragile e la realtà è vista come "stravolta". La "maschera si frantuma", rivelando la verità nascosta e portando alla liberazione dai vincoli delle apparenze e delle paure. L'ultimo passo verso il "giardino incantato" rappresenta un ritorno a una realtà illuminata e serena, un luogo in cui il sole non tramonta mai e la pace è finalmente raggiunta.


    Angela Tambaro riesce a trasmettere un senso di lotta interna e di liberazione, invitando il lettore a riflettere sulla natura dell'amore e sulla possibilità di trovare una verità e una pace più profonde. La poesia colpisce per la sua capacità di evocare forti emozioni e di offrire una visione di introspezione e trasformazione.

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