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CONTROVERSO

Poesia del Giorno

"Scusa" di Antonella Daffinoti

Poesia del Giorno

"Poesia del Giorno" è un'estensione della rubrica settimanale "controVerso" dedicata alla poesia. Nasce per dare spazio alla vostra fantasia e ai vostri versi ispirati dalla quotidianità o dai vostri stati d'animo. Si è quindi deciso di pubblicare, in questo appuntamento giornaliero, le più belle poesie che vorrete inviare.

Chi fosse interessato a vedere un proprio componimento poetico pubblicato nella apposita sezione sul sito web del giornale Buonasera.it e sui canali social della testata, dovrà:

  1. Seguire le pagine dei profili social di Taranto Buonasera: su Facebook e Instagram;
  2. Inviare una mail a controverso2019@gmail.com con il proprio nome, cognome, luogo di residenza e dichiarando nel testo della mail la paternità dell'opera. La poesia non dovrà superare i 30 versi.

Ogni giorno alle ore 9.00 una poesia, tra quelle più significative, sarà scelta, pubblicata e recensita, esclusivamente online, in questa rubrica. 

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La Poesia del Giorno, di lunedì 24 giugno 2024, è:

    SCUSA

    di Antonella Daffinoti di Pernocari di Rombiolo (VV)

    Scusa
    se per un solo istante
    ho sentito
    il mio nome
    albergare dentro il tuo petto...

    Se amarmi diventa fatica
    dimenticami
    con la velocità del vento...

    Lasciami andare
    con la leggerezza
    del tuo essere.
    Se credi, cercami nell'infinito
    oppure
    nei fiori appena sbocciati.

    Se li non sentirai il profumo
    non ci sarò... ma
    stringimi se credi al tuo cuore
    quando esso sarà solo.

    Ricorda poi
    che l'amore è eterno
    è quel mistero
    che unisce le montagne
    e asciuga le profondità del mare!!!

       

    Recensione

    L'autrice, attraverso versi semplici e immediati, esplora il tema della separazione con una sensibilità toccante.


    La poesia si apre con una richiesta di scusa, che sottolinea la consapevolezza dell'io lirico di aver forse invaso lo spazio intimo dell'altro: "ho sentito il mio nome albergare dentro il tuo petto". Questo incipit introduce subito un tono di introspezione e vulnerabilità, che permea l'intera opera.


    Il tema della fatica di amare e della possibilità di essere dimenticati viene trattato con una sorprendente leggerezza: "Se amarmi diventa fatica dimenticami con la velocità del vento". La poetessa riesce a rappresentare l'amore come qualcosa di effimero e volatile, simile al vento, che può facilmente svanire. Tuttavia, c'è anche un invito a lasciar andare con grazia e leggerezza, accettando la transitorietà delle relazioni umane.


    L'idea del ricordo e della persistenza dell'amore è presente nei versi in cui l'io lirico invita a cercarlo nell'infinito o nei fiori appena sbocciati. Questi simboli evocano immagini di eternità e rinascita, suggerendo che l'amore, anche se perduto, può essere ritrovato in altre forme e contesti.


    La poesia culmina con una riflessione sull'eternità dell'amore, descritta come una forza misteriosa e unificante che trascende il tempo e lo spazio: "l'amore è eterno... che unisce le montagne e asciuga le profondità del mare". Questo passaggio conferisce alla poesia una dimensione quasi cosmica, elevando l'esperienza personale dell'amore a un livello universale.


    Antonella Daffinoti utilizza immagini potenti e una struttura libera per esplorare i sentimenti complessi legati all'amore e alla separazione. La poesia, con la sua combinazione di semplicità e profondità, invita il lettore a riflettere sulla natura fugace delle relazioni e sull'eternità dell'amore, lasciando una sensazione di dolce malinconia e speranza.

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