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rubrica poetica

Controverso

Le poesie scelte sono di L. Tornabene, A. Profeti e G. Gabsu

Controverso

La rubrica settimanale "controVerso" è dedicata alla poesia. Nasce per dare spazio alla vostra fantasia e ai vostri versi ispirati dalla quotidianità o dai vostri stati d'animo. Si è deciso di raccogliere in questa pagina le più belle poesie che di volta in volta vorrete inviare. 

Chi fosse interessato a vedere un proprio componimento poetico pubblicato sul quotidiano Buonasera in edizione cartacea, digitale e online nella apposita sezione, dovrà:

  1. Seguire le pagine dei profili social di Taranto Buonasera: su Facebook e Instagram;
  2. Inviare una mail a controverso2019@gmail.com con il proprio nome, cognome, luogo di residenza e dichiarando nel testo della mail la paternità dell'opera. La poesia non dovrà superare i 20 versi.

Ogni settimana tre poesie, tra quelle più significative, saranno scelte, recensite e pubblicate nella rubrica "controVerso" sull'edizione cartacea e digitale del sabato e visibili online la domenica mattina dalle ore 9:00.

Altre, invece, verranno selezionate e pubblicate esclusivamente online come "Poesia del Giorno" sul sito web di Buonasera e sui canali social. 

Le tre poesie pubblicate sabato 11 maggio sono:

  • Gocce di desideri di Lucia Tornabene di Bari;
  • Terra - corpo di Alessandra Profeti di Firenze;
  • Per le vie di Gabriella Gabsu di Monza.

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Gocce di desideri

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Il cuore
stretto in una morsa
di dolore
conserva gocce di desideri nel
reticolo dell'anima...
Mentre gli occhi osservano
quel destino
segnato dalla sorte,
rifletto sul mio vissuto...
Carpisco sensazioni travolgenti
mi tuffo in quel vortice del tempo...
A ritroso
le domande sovrastano i pensieri
le annoto nella mente e forse
la risposta
scioglie i nodi dei miei tanti perché
Quel cammino
tortuoso e sofferto
mi aiuterà a valicare gli ostacoli
e andare oltre...
Oltre il limite dei miei desideri.

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di Lucia Tornabene di Bari

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Recensione


Con un linguaggio ricco di immagini suggestive, il poema ci trasporta in un viaggio attraverso il cuore e l'anima del protagonista. La metafora delle "gocce di desideri nel reticolo dell'anima" propone una sensazione di profondo desiderio e struggimento, mentre il dolore e la lotta interna sono descritti con una vivida intensità. Gli occhi che osservano il destino segnato dalla sorte portano il lettore a riflettere sul proprio vissuto e sul significato della vita. Lucia Tornabene si immerge in un vortice del tempo, rivivendo sensazioni e ricordi passati, mentre si interroga sulle domande fondamentali che permeano la sua esistenza. La ricerca di risposte porta con sé una speranza di liberazione dai nodi dei "tanti perché", mentre il cammino tortuoso e sofferto diventa un mezzo per superare gli ostacoli e andare oltre i limiti dei propri desideri. Versi che affrontano temi universali come il dolore, il desiderio, la riflessione e la speranza. Attraverso un linguaggio e una narrazione coinvolgente, l’autrice ci offre uno spaccato profondo e toccante dell'esperienza umana.

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Terra - corpo

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Il mio corpo è la Terra
dove si posano semi fecondi,
gocce di rugiada
e talvolta impronte pesanti.
Scorre sempre un soffio che va a risvegliare,
un battito che varia,
un’acqua pulita che riorganizza la Vita.
La terra - corpo racconta in ogni piegatura
vissuti e pensieri
con linguaggio unico e vero.
Quando entri nel sentire profondo,
riesci a contattarla
nelle profondità di una o più vite…
Puoi accogliere
questa presenza nella semplicità
e ringraziare onorando ogni minuto

di Alessandra Profeti di Firenze

Recensione

Attraverso una serie di metafore, il poema trasmette un senso di interrelazione e vitalità che permea ogni piegatura della nostra esistenza. Il corpo umano è descritto come la Terra stessa, un luogo in cui si posano semi fecondi e gocce di rugiada, ma anche impronte pesanti. Questa immagine suggerisce una dualità: la vita e la fertilità insieme alla fatica e al peso dell'esistenza. La Terra - corpo diventa così un simbolo della complessità e della ricchezza dell'esperienza umana. La poesia cattura anche il movimento costante della vita, con il soffio che risveglia, il battito che varia e l'acqua che riorganizza la vita stessa. Queste immagini trasmettono un senso di vitalità e trasformazione, mentre la Terra - corpo si rivela come un organismo vivente in costante mutamento. I versi invitano il lettore a entrare nel sentire profondo e ad accogliere la presenza della Terra nelle profondità dell'anima. Questo invito alla consapevolezza e alla gratitudine rende la poesia non solo un'espressione di bellezza, ma anche una chiamata all'azione per preservare il legame sacro tra l'essere umano e il pianeta. I versi esplorano il significato più profondo dell'esistenza e della nostra relazione con il mondo che ci circonda. Alessandra Profeti ci guida in un viaggio di scoperta con la Terra e con noi stessi.

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Per le vie

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Tra le tue strade mi perdo
cardo e decumano
d’umanità che scorre
tra storie di morti e di vivi
prosa di piazze vuote
ove il battito accelera
in cerca di uno sguardo,
una pioggia di petali,
un altro riflesso di sé.
Tra me e la verità
è un velo di vento,
il muto infinito che non so
ed è carezza
pietosa su pelle nuda,
pallida cartapesta
su cuore fragile

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di Gabriella Gabsu di Monza

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Recensione

Una poesia che incanta per la sua capacità di trasportare il lettore attraverso un labirinto di emozioni e riflessioni. Versi come "Tra le tue strade mi perdo / cardo e decumano" catturano l'essenza dell'errare umano, esplorando il tema della ricerca di significato e identità nel caos della vita. La prosa delle "piazze vuote" e del "battito che accelera / in cerca di uno sguardo" evoca una profonda solitudine e desiderio di relazione umana. Questi versi ci immergono in un mondo di alienazione e desiderio di appartenenza, riflettendo sulle sfide e le tensioni della vita moderna. La metafora del "velo di vento" che separa il poeta dalla verità rappresenta brillantemente l'ambiguità e la fugacità della conoscenza umana. Questo verso suggerisce una ricerca infinita di significato e comprensione, mentre il "muto infinito" aggiunge un senso di mistero e meraviglia di fronte all'ignoto. L'immagine della "carezza pietosa su pelle nuda" e della "cartapesta su cuore fragile" trasmette una profonda vulnerabilità e desiderio di conforto. Questi versi riflettono sulla fragilità e sull'umanità dell'individuo, suggerendo una ricerca costante di sostegno e comprensione nell'esperienza della vita. Versi, quelli di Gabriella Gabsu, che affrontano temi universali con una sensibilità e una profondità straordinarie.

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