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CONTROVERSO

Poesia del Giorno

"Timide fate" di Cinzia Santoro

"Poesia del Giorno" è un'estensione della rubrica settimanale "controVerso" dedicata alla poesia. Nasce per dare spazio alla vostra fantasia e ai vostri versi ispirati dalla quotidianità o dai vostri stati d'animo. Si è quindi deciso di pubblicare, in questo appuntamento giornaliero, le più belle poesie che vorrete inviare.

Chi fosse interessato a vedere un proprio componimento poetico pubblicato nella apposita sezione sul sito web del giornale Buonasera.it e sui canali social della testata, dovrà:

  1. Seguire le pagine dei profili social di Taranto Buonasera: su Facebook e Instagram;
  2. Inviare una mail a controverso2019@gmail.com con il proprio nome, cognome, luogo di residenza e dichiarando nel testo della mail la paternità dell'opera. La poesia non dovrà superare i 30 versi.

Ogni giorno alle ore 9.00 una poesia, tra quelle più significative, sarà scelta, pubblicata e recensita, esclusivamente online, in questa rubrica. 

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La Poesia del Giorno, di giovedì 10 maggio 2024, è:

    TIMIDE FATE

    di Cinzia Santoro di Martina Franca (TA)

    Timide fate
    tacite notti insonni
    in punta di pianto.
    Il bucato steso di sera
    che l'afa mi soffoca
    il telefono scordato sui muretti
    che tanto lo ritrovo.
    I piattini dei gatti
    quelli di sempre
    la serenata dei grilli.
    Il respiro del carrubo
    le falene che danzano ignare
    le mie canzoni di lotta.
    La memoria di un desiderio remoto
    lascio andare
    che tanto non torna.

       

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    Recensione

    Un'ode alla bellezza nascosta nella semplicità della vita quotidiana. Con un linguaggio delicato e suggestivo, l'autrice dipinge un quadro di immagini che catturano l'attenzione e l'immaginazione del lettore.


    Il titolo propone un senso di mistero e fascino, suggerendo che ci sono forze magiche e meravigliose che operano nell'ombra della routine quotidiana. Le "tacite notti insonni" creano un'atmosfera di quiete e riflessione, mentre la descrizione del "bucato steso di sera" e del "telefono scordato sui muretti" trasmette un senso di intimità e familiarità con la vita domestica.


    Le immagini della natura, come il "respiro del carrubo" e le "falene che danzano ignare", aggiungono un elemento di poesia e meraviglia alla scena, mentre le "canzoni di lotta" rievocano un senso di determinazione e resilienza.


    La poesia culmina con la potente dichiarazione "lascio andare / che tanto non torna", suggerendo un accettare il fluire del tempo e delle emozioni, e un abbracciare il presente anziché aggrapparsi al passato.


    "Timide fate" di Cinzia Santoro è una delicata meditazione sulla bellezza e la complessità della vita quotidiana, un invito a osservare e apprezzare le piccole meraviglie che ci circondano ogni giorno.

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