TARANTO - L’assemblea generale dei dipendenti comunali ha proclamato lo stato di agitazione dando mandato alla Rsu di «informare immediatamente il prefetto di Taranto per l’avvio del tentativo di raffreddamento». Si è tenuta lo scorso 26 giugno l’assemblea generale dei dipendenti del Comune di Taranto. Nel corso dell’incontro, convocato dalla rappresentanza sindacale unitaria, sono stati trattati «i temi all’ordine del giorno di natura contrattuale, senza trascurare di denunciare anche l’inefficienza della macchina amministrativa e la difficoltà quotidiana di mantenere il livello qualitativo dei servizi erogati al cittadino». L’assemblea ha pertanto stigmatizzato «la violazione del sistema delle relazioni sindacali, come disciplinato dal contratto collettivo nazionale del lavoro 2016/2018; il collasso degli uffici e dei servizi che costringe il personale a carichi di lavoro insostenibili, con il rischio anche di rispondere personalmente della mancata chiusura dei procedimenti amministrativi, secondo i termini di legge; la inesigibilità dei buoni pasto, tema molto sentito dai dipendenti del Comune di Taranto per i conseguenti disagi derivati. A tal proposito è stata consegnata al coordinatore Rsu, Pietro Miceli, una raccolta di firme, affinchè venga accelerata ogni azione per la revoca della convenzione con la società “Sodexo srl” col contestuale avvio di una nuova procedura negoziata, al fine di garantire la piena esigibilità dei buoni pasto. Al termine dei lavori, l’assemblea, sviluppando un confronto vivace e costruttivo, ha proclamato lo stato di agitazione».
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