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Sanità
11 Agosto 2023 - 07:30
Fare il punto sullo “stato dell’arte” sulle ultime apparecchiature elettromedicali acquisite da Asl Taranto: questo l’obiettivo dell’incontro svoltosi ieri mattina. Alla presenza del personale sanitario interessato, il direttore generale Vito Gregorio Colacicco ha voluto offrire una panoramica sulle moderne attrezzature per la cura e la diagnosi che sono - o saranno presto - nelle disponibilità delle strutture sanitarie pubbliche tarantine.
Nel corso dell’incontro, ai giornalisti sono state fornite le cifre spese per l’ammodernamento e potenziamento tecnologico dei macchinari: uno sforzo economico «ingente», reso possibile grazie a tre linee di finanziamento. Nel dettaglio, settanta milioni di euro sono stati stanziati grazie al decreto legge 243/2016 “Interventi Urgenti per la coesione sociale e territoriale, con particolare riferimento a situazioni critiche in alcune aree del Mezzogiorno” che prevedeva interventi per l’ammodernamento tecnologico delle apparecchiature e dei dispositivi medico-diagnostici delle strutture pubbliche nei territori dei comuni di Taranto, Statte, Crispiano, Massafra e Montemesola. Oltre tre milioni sono arrivati dai Fondi FESR 2014-2020 con delibera regionale n. 1425/2021 e altri ventisei milioni sono i finanziamenti del PNRR per l’ammodernamento del parco tecnologico e digitale ospedaliero (delibera regionale 763/2022).
Per quel che riguarda i fondi stanziati nel 2016 (70 milioni di euro) ma disponibili successivamente, sono stati impegnati al 97% e completati interventi per circa 45 milioni di euro che hanno permesso l’acquisizione e la messa in funzione di una tomoterapia, una TAC per applicazioni in radioterapia oncologica, una TAC 128 slice, due PET/TAC, un gamma camera SPECT, 4 ecografi, un sistema di diagnostica telecomandata, due acceleratori lineari ad alta energia, tre mammografi, una brachiterapia, un microscopio esoscopio 3D 4K per la neurochirurgia (la Asl Taranto rivendica di essere «la prima azienda sanitaria in Puglia a esserne dotata e tra le poche in Italia»), tre colonne laparoscopiche 3D Full HD per la sala operatoria e altrettante per endoscopia digestiva e il robot Da Vinci.
I fondi Fesr, invece, prevedono 2 milioni di euro per apparecchiature e attrezzature per la prevenzione delle malattie cardiovascolari, malattie respiratorie, malattie gastrointestinali e per la prevenzione e sicurezza degli ambienti di lavoro.
Sono così previsti per la prevenzione delle malattie cardiovascolari, elettrocardiografi e sistemi holter cardiaci e pressori; polisonnigrafi e auto C-PAP, cabina pletismografica e saturimetri palmari con memoria per far fronte alle continue richieste di trattamento dell’insufficienza respiratoria a domicilio per quel che riguarda la prevenzione delle malattie respiratorie; due camper sanitari per potenziare l’assistenza e al supporto sociosanitario dei lavoratori delle fasce più deboli nelle aree più decentrate della Provincia. Ulteriori 1,3 milioni di euro sono invece destinati al processo integrato di screening, diagnosi, trattamento e follow-up delle patologie corneali e delle malattie rare nei presidi territoriali con una gestione dei percorsi integrati tra macchinari e una piattaforma tecnologicamente molto avanzata.
Dei quasi 650 milioni di euro di finanziamenti del PNRR destinati alla Regione Puglia per la sanità, per la Asl Taranto sono previsti quasi 14 milioni di euro per le grandi macchine, con la sostituzione di quelle più vecchie di cinque anni, e altrettanti per la digitalizzazione.
Per quel che riguarda le grandi macchine, sono stati già acquisiti, alcuni sono già in funzione mentre altri saranno installati e collaudati nelle prossime settimane, otto tomografi computerizzati 128 strati per una spesa di 4,2 milioni di euro, distribuiti tra Moscati, Grottaglie, Martina Franca, Castellaneta, Massafra, Manduria e due al Santissima Annunziata: tali apparecchiature sono progettate per produrre immagini trasversali del corpo mediante ricostruzione computerizzata dei dati della trasmissione di raggi X rilevati su diversi piani e angolature, incluse le acquisizioni assiali, cine, elicoidali (volumetriche), cardiache e gated. I risultati ottenuti dal dispositivo rappresentano un valido strumento per la diagnosi di malattie, traumi o anomalie e per la pianificazione e il monitoraggio della terapia.
Arriveranno anche tre tomografi a risonanza magnetica, per 2,7 milioni di euro, al Santissima Annunziata, Moscati e Martina Franca (la risonanza magnetica è una tecnica di diagnostica per immagini non invasiva che consente di acquisire immagini con alta definizione delle diverse strutture anatomiche e di differenziare i diversi tessuti. L’apparecchiatura è caratterizzata da una elevata qualità delle immagini e velocità di esecuzione degli esami. Le macchine di ultima generazione attenuano gli artefatti dati dal movimento naturale dell’organismo umano limitando il rischio di dover ripetere una sequenza d’esame. L’assenza di radiazioni ionizzanti, inoltre, la rende particolarmente adatta anche per la ripetizione di esami a breve distanza di tempo), due nuovi e moderni angiografi cardiologici e altrettanti angiografi vascolari (2,4 milioni di euro), quaranta ecomotografi multidisciplinari (venti al Santissima Annunziata, sette a Martina Franca, otto a Castellaneta e 5 a Manduria, per 1,3 milioni di euro) e quattro telecomandati radiologici, costati quasi un milione di euro per il Santissima Annunziata, Castellaneta, Martina Franca e Manduria, che è un’apparecchiatura diagnostica di nuova generazione per l’esecuzione di radiografie con mezzo di contrasto e di radiografie dell’apparato muscolo-scheletrico e del torace, dell’addome e dell’apparato digerente garantendo una migliore qualità delle immagini a fronte di una minima dose di esposizione ai raggi X del paziente.
«Le nuove tecnologie permettono di garantire diagnosi precise e buone cure – ha affermato il direttore generale Vito Gregorio Colacicco – ed è fondamentale rimanere al passo con i tempi, sostituendo macchinari obsoleti e aggiornandosi sulle nuove attrezzature disponibili. In questo modo possiamo così ridurre la mobilità passiva, quei viaggi della speranza che costano tempo, fatica e denaro alle famiglie: è doveroso permettere ai tarantini di poter ricevere diagnosi e cure avanzate a casa propria. Ringrazio tutte le articolazioni, da quelle sanitarie a quelle tecniche, hanno lavorato in sinergia per cogliere questa opportunità».
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