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Taranto
29 Dicembre 2025 - 20:51
TARANTO - Lunedì sera, in un momento di grande festa e partecipazione, la tarantina Roberta Vinci, tennista di fama internazionale, ha acceso con la fiamma olimpica in piazza Archita il braciere della tappa ionica dei Giochi olimpici invernali di Milano Cortina 2026. Tanta la gente che ha fatto ala per le strade al passaggio della torcia, in una sorta di anteprima di quanto la prossima estate avverrà a Taranto per i Giochi del Mediterraneo, per i quali, com’è noto, sono in fase di realizzazione i nuovi impianti sportivi , a partire dallo stadio Iacovone.
L’accoglienza della fiamma olimpica, proveniente da Massafra, è avvenuta alle ore 17.30 in piazza Castello, portata da Viviana Zito, professoressa, atleta e campionessa europea di Obstacle Course Race. Molti i tarantini che a lungo sono stati in attesa di questo evento storico, vissuto precedentemente dalla città nel 2006 per i Giochi Olimpici invernali di Torino e per le Olimpiadi nel 1960. I più anziani conservano un vivo ricordo di quanto accadde nella nostra città 65 anni addietro, sulla rotonda del lungomare (somigliante nel suo allestimento a un angolo della Magna Grecia) dove fu posizionato il tripode destinato ad accogliere la fiamma olimpica. Anche in quell’occasione una folla enorme accompagnò con calorosi applausi il passaggio dell’ultimo tedoforo, il cui arrivo alla rotonda fu salutato da un’argentea fiaccolata pirotecnica dagli spalti dal castello aragonese.
In piazza Castello è toccato alla tarantina Daniela Fusto portare la torcia, passata poi sulla banchina del canale nelle mani dello studente Andrea Chirico del Movimento Shalom. Dalla discesa del Vasto è iniziato il percorso della fiaccola per le vie cittadine, accompagnata della lunga carovana dei mezzi dell’organizzazione e degli sponsor (fra cui i due pulmini con a bordo i tedofori. Questo è stato il percorso: ponte girevole, corso Due Mari, lungomare Vittorio Emanuele, viale Virgilio, viale Magna Grecia, via Cuniberti, via Acton, via Magnaghi, via Cugini, via Pacoret, corso Umberto e piazza Archita. Tra i tedofori che si sono alternati lungo l’itinerario figuravano anche Antonio Giovinazzi, il pilota di Martina Franca vincitore del Campionato Mondiale Endurance FIA WEC con il team Ferrari AF Corse, e Antonella Palmisano (originaria di Mottola), regina della marcia, medaglia d’oro olimpica nella 20 km ai Giochi di Tokyo 2020.
Gli ultimi tratti del percorso sono stati coperti da Carlo Molfetta (giàcapitano della nazionale italiana di taekwondo), Aldo Quero (atleta della Pugilistica Quero-Chiloiro) e, appunto, dalla tennista Roberta Vinci, che ha ricevuto il “testimone” all’altezza di via De Cesare. Particolarmente significativo è stato il passaggio davanti al Museo Archeologico Nazionale, dove sono conservate le spoglie dell’Atleta di Taranto, uno dei più grandi dell’età classica.
Molti avrebbero auspicato una sosta della fiaccola davanti a quei gloriosi resti mortali, in una sorta di ritorno alle origini dei Giochi, ma sfortunatamente quello di lunedì era proprio il giorno di chiusura del MarTa. Siamo certi che ciò avverrà in occasione dei Giochi del Mediterraneo.
Piazza Archita, dove era funzionante il villaggio olimpico, era brulicante di gente sin da alcune ore dall’arrivo dell’ultimo tedoforo, fra discorsi di autorità, karaoke, balletti e generoso lancio di gadget. Dal lato dei giardini di piazza Garibaldi un gruppo di giovani ha ininterrottamente urlato slogan per la libertà in Palestina, della quale hanno mostrato la bandiera.
Esattamente alle ore 19.38 è avvenuta l’accensione del braciere, alla presenza del sindaco Piero Bitetti, che ha rivolto il suo saluto agli organizzatori e invitato tutti al prossimo appuntamento dei Giochi del Mediterraneo.
Domani, martedì 30, la fiaccola attraverserà il Salento, seguendo un percorso che metterà in costante dialogo paesaggi naturalistici e architettura barocca, dalla partenza a Nardò fino all'arrivo, in serata, a Lecce.
Per la cronaca, i Giochi Olimpici invernali di Milano Cortina avranno luogo dal 6 al 22 febbraio 2026.
Per la ricchissima fotogallery si ringrazia Ezio Cairoli che ha inoltrato prima le foto di Massafra, poi quelle di Crispiano e infine Taranto.
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