“Via Appia. Regina Viarum”, governance al traguardo. Le foto

BRINDISI - La costruzione della governance territoriale della “Via Appia. Regina Viarum” entra nella fase conclusiva. A indicare tempi e prospettive è il sindaco di Brindisi Giuseppe Marchionna, che al termine dell’incontro dedicato ai coordinamenti territoriali e al sistema di gestione nazionale ha espresso soddisfazione per i risultati raggiunti e per il clima di condivisione emerso tra i partecipanti.

Secondo quanto riferito dal primo cittadino, il confronto odierno consente di guardare con fiducia alla conclusione dell’iter entro gennaio, quando dovrebbe essere completata la costituzione dei coordinamenti territoriali chiamati a dare forma al modello di governance nazionale del percorso della Via Appia.

Il tema è stato al centro della riunione intitolata “Via Appia. Regina Viarum – Coordinamenti Territoriali e sistema di Governance”, svoltasi nella mattinata di giovedì 11 dicembre 2025 nella Sala Gino Strada di Palazzo Granafei Nervegna. All’incontro hanno preso parte la coordinatrice della candidatura Unesco, Angela Maria Ferroni, e i sindaci o loro delegati dei Comuni di Roma e Benevento, di Santa Maria Capua Vetere e di Venosa, oltre al presidente della Provincia di Latina. Presenti anche numerosi sindaci e amministratori locali pugliesi interessati dal tracciato dell’Appia e rappresentanti del mondo associativo.

Marchionna ha sottolineato il valore delle presenze e dei contributi offerti, evidenziando come il confronto abbia consentito di affinare i documenti in discussione. Un ringraziamento particolare è stato rivolto all’assessora Antonella Tartaglia Polcini del Comune di Benevento, con il sindaco Clemente Mastella collegato da remoto, per il lavoro svolto sugli aspetti statutari, e all’assessore alla Cultura del Comune di Roma, Massimiliano Smeriglio, per la disponibilità manifestata nel corso dei lavori.

Dal dibattito, ha rimarcato il sindaco di Brindisi, è emersa una ampia condivisione della bozza di statuto, che necessita soltanto di alcuni aggiustamenti non sostanziali, utili però a rendere più snella ed efficace la futura governance territoriale della Via Appia, candidata a patrimonio mondiale Unesco.