Scattano i blocchi stradali davanti all'ex Ilva. Traffico in tilt. Le foto

TARANTO – La protesta va avanti. Senza interruzioni. Senza tentennamenti. Con un obiettivo preciso: riportare la discussione sul futuro dell’ex Ilva a Palazzo Chigi e con un unico interlocutore riconosciuto da tutti: la premier Giorgia Meloni.

La protesta, come un vecchio spaghetti-western è scattata a mezzogiorno in punto. E di minuto in minuto, di ora in ora, ha ingrossato le fila facendo arrivare ovunque la propria voce: i lavoratori del siderurgico sono pronti a tutto.

Le voci di FIM, FIOM, UILM e USB le abbiamo raccolte in altro articolo, ma il senso è chiarissimo: lo sciopero terminerà solo con il raggiungimento degli obiettivi prefissati: un incontro ufficiale a Palazzo Chigi, il ritiro del Piano e l’apertura di un confronto sui temi della sicurezza, dei diritti e della tutela occupazionale.

Mezzogiorno di fuoco all'ex Ilva, scatta lo sciopero ad oltranza

I sindacati chiedono il ritiro del Piano del Governo e un tavolo unico a Palazzo Chigi e rivendicano maggiori tutele, sicurezza e prospettive certe per i lavoratori

Nel tardo pomeriggio, la protesta ha varcato i cancelli dell’impianto e si è trasferita nuovamente sulle strade. Risultato? Il blocco della Statale 7 Appia. Taranto si isola per non restare isolata. La battaglia prosegue.