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Canosa di Puglia

Nasce un brevetto frutto della sinergia tra Università di Bari e Farmalabor

Un’innovativa formulazione mucoadesiva per il trattamento dell’esofagite eosinofila apre nuove prospettive nella ricerca farmaceutica pugliese

CANOSA DI PUGLIA - Un importante passo avanti nel campo della ricerca farmaceutica porta la firma della Puglia. L’Università degli Studi di Bari Aldo Moro e la Farmalabor di Canosa di Puglia, azienda leader nella produzione di materie prime per uso farmaceutico, hanno presentato ufficialmente i risultati della loro collaborazione scientifica, culminata nel deposito di una domanda di brevetto per invenzione industriale.

L’annuncio è stato al centro di un evento ospitato presso il Centro Ricerche Farmalabor, alla presenza del rettore Roberto Bellotti, dei vertici aziendali e di numerosi docenti e ricercatori dell’ateneo barese. L’iniziativa rappresenta un esempio concreto di integrazione tra mondo accademico e impresa, con l’obiettivo di sviluppare soluzioni innovative per il benessere dei pazienti.

Il nuovo brevetto riguarda un veicolo farmaceutico mucoadesivo a base acquosa, progettato per il trattamento dell’esofagite eosinofila (EoE), una patologia infiammatoria cronica dell’esofago dovuta a una risposta immunitaria anomala. L’innovazione mira a superare i limiti delle terapie tradizionali, che presentano difficoltà legate alla scarsa solubilità dei principi attivi e alla breve permanenza del farmaco sulle mucose.

Grazie alla formulazione messa a punto dai team di Farmalabor e UniBa, è ora possibile solubilizzare completamente principi attivi come la budesonide, migliorando la biodisponibilità del farmaco e prolungandone l’effetto terapeutico. Le proprietà mucoadesive della nuova base consentono infatti una maggiore aderenza alle mucose orofaringee ed esofagee, aumentando in modo significativo il tempo di contatto e, di conseguenza, l’efficacia clinica.

Durante la presentazione, Antonio Pepe, direttore del Centro Ricerche Farmalabor, e Nunzio Denora, professore ordinario di Tecnica Farmaceutica dell’Università di Bari, hanno illustrato il percorso di ricerca condiviso, realizzato in collaborazione con i clinici dell’Ospedale Giovanni XXIII di Bari. Tutti hanno sottolineato il valore di un modello di cooperazione scientifica capace di generare risultati concreti per la medicina del futuro.

Il fondatore e presidente di Farmalabor, Sergio Fontana, ha espresso soddisfazione per il traguardo raggiunto: “Questo brevetto dimostra cosa può nascere quando l’eccellenza industriale si fonde con la ricerca accademica. La nostra formulazione rappresenta una risposta concreta a un bisogno reale, soprattutto per i pazienti pediatrici affetti da esofagite eosinofila. L’obiettivo è migliorare non solo l’efficacia delle cure, ma anche la qualità della vita delle persone”.

A chiudere i lavori, l’intervento del rettore Roberto Bellotti, che ha evidenziato il valore della collaborazione tra atenei e imprese: “L’intesa con Farmalabor dimostra che l’unione tra formazione, ricerca e innovazione industriale può produrre benefici reali per la società. È questa la strada maestra per lo sviluppo scientifico e territoriale della Puglia”.

L’incontro si è concluso con una visita guidata ai laboratori e ai reparti produttivi di Farmalabor, dove i partecipanti hanno potuto osservare da vicino i processi che hanno reso possibile lo sviluppo di una scoperta tutta pugliese, destinata a trovare applicazione concreta nella pratica clinica.

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