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Brindisi

Continuità territoriale per l’aeroporto del Salento: confronto tra istituzioni e imprese

Regione e Aeroporti di Puglia al lavoro su uno studio per valutare il potenziamento dei collegamenti

BRINDISI - Si è svolto ieri a Brindisi un incontro istituzionale dedicato alla possibile estensione delle disposizioni sulla continuità territoriale all’Aeroporto del Salento. Il tavolo di confronto, promosso dagli onorevoli Mauro D’Attis e Andrea Caroppo, ha visto la partecipazione degli assessori regionali Debora Ciliento (Trasporti e Mobilità Sostenibile) e Alessandro Delli Noci (Sviluppo Economico), oltre a numerosi rappresentanti delle istituzioni locali e del mondo economico.

Presenti tra gli altri gli onorevoli Antonio Gabellone, Antonio Trevisi e Patti L’Abbate, il consigliere regionale Alessandro Leoci, il presidente della Provincia di Brindisi Tony Matarrelli, il vicepresidente della Provincia di Taranto Goffredo Lo Muzio, il consigliere della Provincia di Lecce con delega ai Trasporti Paolo Greco, i sindaci di Lecce e Brindisi, Adriana Poli Bortone e Giuseppe Marchionna, i vertici delle Camere di Commercio di Lecce, Brindisi e Taranto, oltre al direttore generale di Aeroporti di Puglia Marco Catamerò.

Uno studio per valutare l’effettiva necessità della continuità territoriale

L’assessora Debora Ciliento ha evidenziato che la Regione ha già avviato i primi passi per ottenere il riconoscimento della continuità territoriale (ossia della possibilità per tutti i cittadini di spostarsi nel territorio nazionale e comunitario con pari opportunità, accedendo a un servizio che garantisca condizioni economiche e qualitative uniformiper lo scalo brindisino, inviando lo scorso 17 gennaio una richiesta al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti per l’attivazione della Conferenza di Servizi, passaggio necessario per definire eventuali oneri di servizio pubblico sullo scalo.

Nelle stesse ore dell’incontro è arrivata la risposta del MIT, che ha chiesto alla Regione di predisporre un’analisi dettagliata della domanda e dell’offerta di trasporto nel bacino di utenza dell’aeroporto, requisito essenziale per verificare se vi siano i presupposti fissati dal Regolamento europeo n.1008/2008. Tale studio è già stato commissionato da Aeroporti di Puglia S.p.A. alla società ICCSAI Transport and Sustainable Mobility di Bergamo e sarà completato entro fine mese.

"Abbiamo bisogno di dati precisi per capire se e in che misura la continuità territoriale possa rilanciare l’aeroporto di Brindisi, potenziando il numero di voli e rendendo più competitivi i collegamenti – ha dichiarato Ciliento –. Solo con queste informazioni potremo valutare il possibile impegno economico della Regione, in aggiunta ai 5 milioni di euro stanziati dal Governo nazionale".

Uno snodo strategico per lo sviluppo economico della Puglia

Anche l’assessore Alessandro Delli Noci ha sottolineato l’importanza della continuità territoriale, considerandola un’opportunità da cogliere per migliorare i collegamenti aerei e favorire la crescita del territorio.

"Un aeroporto più efficiente non significa solo maggiore afflusso turistico, ma anche migliori opportunità di connessione per i cittadini pugliesi, sia per il lavoro che per lo sviluppo economico complessivo – ha affermato Delli Noci –. Per questo motivo, lo scorso 17 gennaio abbiamo chiesto ufficialmente al Ministero di avviare la Conferenza di Servizi".

Nel frattempo, lo scalo di Brindisi è al centro di importanti interventi infrastrutturali, tra cui l’ampliamento della stazione aeroportuale e la realizzazione di nuove aree parcheggio, elementi che renderanno l’aeroporto più attrattivo e competitivo in vista delle nuove prospettive di crescita.

Il confronto tra istituzioni e operatori economici ha confermato l’interesse unanime a sviluppare lo scalo brindisino, individuando soluzioni concrete per il suo potenziamento e la sua maggiore integrazione con le esigenze di mobilità dell’intera regione.

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