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Operetta da cento anni: a Castellaneta torna la magia esotica di Cin-ci-là

Al Teatro Valentino l'irresistibile favola cinese di Carlo Lombardo e Virgilio Ranzato, nell'allestimento della Compagnia Corrado Abbati

"Cin-ci-là": foto di scena

"Cin-ci-là": foto di scena

Dettagli evento

2025-11-12 20:00:00 2025-11-11 23:00:00 UTC Operetta da cento anni: a Castellaneta torna la magia esotica di Cin-ci-là 74011 Castellaneta TA, Italia

Per la stagione teatrale promossa dal Comune di Castellaneta in collaborazione con Puglia Culture, il Teatro Valentino a Castellaneta (via S. Francesco, 5 - provincia di Taranto) si prepara ad accogliere un classico intramontabile che quest’anno festeggia il suo centenario: l’operetta “Cin-ci-là”.

L’appuntamento è fissato per mercoledì 12 novembre, alle ore 21. A portare in scena la leggendaria partitura firmata da Carlo Lombardo (libretto) e Virgilio Ranzato (musica) è la rinomata Compagnia Corrado Abbati, nota per la sua maestria nel rivitalizzare il genere. L’allestimento si arricchisce delle coreografie curate da Francesco Frola e del coinvolgimento del prestigioso Balletto di Parma.

La trama

"Cin-ci-là" è un gioiello di equivoci e leggerezza esotica. Siamo a Macao, in Cina, dove è in atto il Ciun-Ki-Sin, un singolare periodo di sospensione di ogni attività e divertimento. La ragione? Il matrimonio della principessa Mjosotis con il principe Ciclamino non è ancora stato consumato e la tradizione impone la sospensione finché la consumazione non avverrà. Il Mandarino di Macao, Fon-Ki, è disperato: i due sposi reali ignorano completamente i “doveri coniugali” e il Ciun-Ki-Sin rischia di prolungarsi ad infinitum, esasperando il popolo. La soluzione arriva, provvidenziale e inaspettata, direttamente dalla capitale francese. Fa il suo ingresso in scena Cin-ci-là, una celebre e spigliata attrice parigina, seguita dal suo buffo e inseparabile spasimante, Petit-Gris. Fon-Ki, che aveva conosciuto l’attrice a Parigi, vede in lei l’unica ancora di salvezza: sarà Cin-ci-là a impartire lezioni di galateo amoroso e non solo, al principe Ciclamino. Parallelamente, Petit-Gris si dedica, pur senza formale incarico, all’educazione della principessa Mjosotis. Nonostante gli sforzi didattici, le due teste coronate si mostrano inizialmente poco ricettive. L’attesa del segnale che porrebbe fine alla quarantena matrimoniale – il suono del fatidico Carillon – si prolunga, e il popolo, stanco e in rivolta, chiede a gran voce l’erede.

Quando la tensione è massima, il Carillon suona per la prima volta. È festa grande: Ciclamino ha compreso il significato della felicità. Ma l’ilarità e il mistero si moltiplicano quando il carillon suona una seconda volta. “Com’è possibile?”, si interroga incredulo il Mandarino, “si può perdere la virtù più di una volta?”.
Il segreto viene presto svelato: Ciclamino e Cin-ci-là, così come Mjosotis e Petit-Gris, hanno pensato bene di far suonare il Carillon per proprio conto, creando un delizioso scandalo di operetta. Lo scompiglio dura poco: il finale è un trionfo della leggerezza e dell'amore. I principi, ora che hanno imparato la lezione, si innamorano realmente e il regno di Macao può finalmente contare sull'erede al trono.
Info: https://www.pugliaculture.it/rassegna/castellaneta-stagione-teatrale-2025-26/.

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