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L'INTERVISTA
04 Luglio 2024 - 06:58
Sicuramente è uno dei tecnici più amati del nostro calcio. E l’affetto che lo circonda, ogni volta che torna a Taranto, lo dimostra.
In occasione di una giornata in riva allo Ionio, graditissima visita nella nostra redazione da parte di mister Aldo Papagni.
Per tre volte sulla panchina rossoblù, Papagni è stato intervistato dal direttore di Buonasera Taranto, Enzo Ferrari.
«Provo grande affetto per questa città, sono felice di tornare a Taranto ogni volta perché sono legato fortemente a questa città a questa squadra e a questa tifoseria. Il Taranto è reduce da un campionato importantissimo, l’aiuto della tifoseria è impareggiabile».
Su quale sia il ricordo più bello delle sue esperienze tra i Due Mari, Papagni non ha dubbi: «Il suo più bel ricordo alla guida del Taranto? E’ evidente la vittoria del campionato, la promozione in C1 nell’era Blasi. Più amaro lo spareggio con l’Avellino, con il gol subìto a quattro minuti dalla fine... ma anche lì è stato un ottimo campionato».
E il presidente migliore? «Una bella lotta: sicuramente dal punto di vista del temperamento Blasi. Ho avuto anche un buon rapporto con Nardoni, ricordo quel “campionato scippato” dal Matera perché con i quattro punti di penalizzazione inflitti ai lucani dopo quattordici mesi, noi saremmo stati virtualmente i vittoriosi di quel campionato. Il ricordo negativo è l’episodio sotto la presidenza Zelatore, con l’esonero dopo otto partite. Ma lì probabilmente è stato qualcun altro che ha avuto voce in capitolo».
Mister Papagni non si è sottratto ad un commento sul cammino della nazionale italiana agli Europei. «Io dall’esterno ho pensato che il gol al 98esimo contro la Croazia fosse stata veramente medicina pura: ero convinto che quella situazione, quel raggiungimento degli ottavi attraverso quell’episodio avrebbe sbloccato mentalmente tutto l’entourage e devo dire che sono stato smentito perché io prevedevo che quell’episodio sarebbe stato in grado proprio di cambiare le sorti del torneo perché le prime tre partite sono state veramente deludenti».
Tornando al Taranto, Papagni è ottimista per il futuro. «Con Eziolino Capuano ci conosciamo da tanto tempo, ci siamo incontrati parecchie volte e gli ho fatto i complimenti per il suo lavoro. Ho già detto quanto mi senta ancora legato alla tifoseria del Taranto ed alla città, che è bellissima. Credo che ascoltando e leggendo i primi movimenti sono tutti nella buona direzione perché intanto è stato affidato il settore giovanile - perché è importante far crescere i giovani del nostro territorio - a Piero Armenise e la scelta anche di due allenatori tarantini come Michele Cazzarò per la Primavera e Francesco Latartara per l’under 17 a mio avviso sono delle scelte ponderate e che mi fanno ben sperare per il futuro del calcio tarantino».
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