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Presentato “BusSiamo insieme”

A cura di Comune, Kyma Mobilità e Questura

Inizia il percorso di “BusSiamo insieme”, l’innovativa campagna di cittadinanza attiva per sensibilizzare i giovani all’uso consapevole e corretto del mezzo pubblico. Si tratta di una iniziativa di Kyma Mobilità e dell’Assessorato alla Pubblica Istruzione dell’Amministrazione comunale di Taranto diretto dall’Assessore Desirèe Petrosillo.

Ben otto gli Istituti scolastici le cui classi di scuola media saranno coinvolte nell’iniziativa. Sono istituti che hanno sede nei quartieri periferici di Lama-Tramontone, Talsano, Solito-Corvisea, Tamburi e Paolo VI. Il primo incontro di Comune, Kyma Mobilità e Questura si è tenuto di prima mattina presso la scuola “Salvemini” in Via Gregorio VII. Con tanta emozione e un pizzico di curiosità hanno partecipato alcune classi della scuola. Non è usuale per i ragazzi vedere all’interno della scuola un bellissimo mini bus elettrico ed una bellissima “volante” della Polizia di Stato. Due simboli perfetti per intavolare un discorso sull’utilizzo corretto dei bus e sulla sicurezza.  

I ragazzi hanno ascoltato con attenzione brevi note introduttive dell’Assessore comunale alla Pubblica Istruzione, Avv. Désirée Petrosillo, del Presidente di Kyma Mobilità, Avv. Daniele D’Ambrosio, e del rappresentante della Questura di Taranto. All’incontro ha partecipato anche il consigliere comunale Giuseppe Fiusco e il vice presidente di Kyma Mobilità, Cosimo Gigante. Nel corso del breve incontro sono stati distribuiti dei pieghevoli illustrativi dell’iniziativa. Il primo passo di una campagna di sensibilizzazione, anzi come è stato chiamato… “un piccolo gioco di civiltà”. La pubblicazione tascabile è suddivisa in pochi capitoletti e semplici messaggi come il bene collettivo (prendi il bus), il rispetto (A volte basta un saluto), la comunità (scopri il tuo vicino di viaggio), la Tutela (proteggi il “tuo” bus), l’educazione (comportati come a casa tua).

L’iniziativa “BusSiamo insieme” intende riscoprire l’importanza del trasporto pubblico come bene indispensabile per la collettività come se fosse l’acqua o la cura della salute.  Vuole altresì far comprendere quanto sia importante un saluto, un piccolo gesto di attenzione che si tramuta in un grande segni di rispetto verso il personale che garantisce il servizio di trasporto. I ragazzi, infatti, dovrebbero imparare a vedere l’autobus come luogo di “comunità”. un luogo di incontro e di incontri, dove imparare e applicare il rispetto reciproco.  Importante poi il passaggio relativo ai danneggiamenti gratuiti. Fare danno agli autobus significa fare un danno a se stessi, a tutta collettività di cui tutti facciamo parte. Significa fare un danno ad un bene prezioso che è di tutti e serve a tutti. Non meno importante il tema dell’educazione. “Comportati come a casa tua” così recita il claim: la buona educazione si vede cerando di non sporcare e danneggiare gli autobus. Insomma il progetto è diretto ai ragazzi ma coinvolge anche i genitori, le famiglie. Vorrà dire che riprenderemo a utilizzare i bus urbani.

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