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LIBRI

420 libri in dono ai Centri di Assistenza

Grande gesto di Annapaola Petrone Albanese

Presso la sede del Dipartimento Dipendenze Patologiche (DDP) della Asl di Taranto, in via Ancona, si è svolta una semplice ma emozionante cerimonia di consegna di 420 volumi di letteratura italiana e straniera alle biblioteche di alcune strutture socio-sanitarie e socio-educative della città. L’iniziativa dal nome significativo “Leggere crea dipendenza… dal pensare” intende sottolineare quanto sia importante, nei percorsi di recupero, affiancare agli interventi terapeutici e sociali anche occasioni di incontro con la bellezza, espressa attraverso tutte le forme artistiche. Leggere di più è come vivere di più e in maniera più consapevole. Così come affermava il grande editore Valentino Bompiani: «un uomo che legge ne vale due».

I libri provengono dalla biblioteca personale della dottoressa Annapaola Petrone Albanese che ne ha voluto fare dono – per il tramite della dottoressa Anna Paola Lacatena, sociologa del DDP con la quale ha realizzato altre significative iniziative – alle ospiti e agli ospiti del Centro diurno socio-educativo per minori a rischio Amida di Taranto e della Comunità terapeutica-sede femminile Associazione Airone Onlus Taranto. Una parte dei volumi andrà anche ad arricchire la biblioteca del Dipartimento Dipendenze patologiche della Asl di Taranto aperta non solo ai pazienti ma a tutta la cittadinanza.

Durante l’incontro la dottoressa Petrone Albanese ha declinato un breve ma intenso intervento sull’importanza dei libri e della lettura. Una “lectio” davvero “magistralis”, una testimonianza assolutamente inedita, eccone una piccola parte iniziale: “Sono io che vi ringrazio, io non considero di aver fatto un dono ma di averlo ricevuto, di far continuare a vivere i miei libri, libri che mi hanno tenuto compagnia per tanti pomeriggi, per tanti giorni della mia vita, io li considero dei miei “amici libri” ed è con questo stato d’animo, davvero di passaggio di amicizia, di passaggio di parole da leggere e fermarcisi che io ve li passo, con grande trasporto oltre che con quel senso del dono che mi caratterizza perché penso che lo stare con gli altri significhi anche chiarire la propria posizione nel mondo, la propria disponibilità, la propria apertura e quindi dimostrare con il proprio gesto chiaro, aperto, sincero, semplice, palese, che cosa si è, come si è. Vi assicuro che non basta la cultura, non basta il libro, non basta la cattedra, non basta la conferenza, non bastano le espressioni che possano anche talvolta portare altrove, ma a taluni gesti, questo dei libri  che passano da me a voi… anche un tramite. I racconti, i romanzi, le novelle hanno diritto a uscire dal silenzio perché hanno dei compiti ed il primo è quello di proporre in chi legge l’apertura di un dialogo. C’è un momento in cui chiudi il libro, tieni il segno della pagina che stai leggendo e poi seduto, rifletti.  E stai leggendo di un altro una storia, una vicenda ma è l’unica persona che non vedi, che non conosci, che non sai, che non esiste,  che ti dice: un momento c’è una vicenda umana vera, concreta, fantasiosa che ti può anche riguardare".

"E il libro suggerisce vicende umane, varietà di fatti avvenuti, narrati che aprono spiragli e questo è il primo momento della conoscenza di un libro - continua la dottoressa Petrone Albanese - e io mi sono chiesta molte volte la differenza tra un libro così come io li ho e un libro fatto in maniera digitale. Non mi togliete la pagina, non mi togliete il gusto di tornare su una frase, forse non l’ho capita, forse ho bisogno ancora di leggerla, di tornarci, di segnarla. La conoscenza è quindi uno degli aspetti maggiori – a mio avviso - perchè è diretto tra chi legge e il libro. Il libro, questo oggetto semplice che vi aspetta li dove lo avete riposto. Quando dopo il lavoro stasera tornate e riprendete la pagina dove l’avete lasciata. Perché avevate altro da fare di più urgente, ma  c’è un angolo vostro che vi appartiene”.

L’iniziativa “Leggere crea dipendenza… dal pensare” è inserita nella campagna nazionale “Il Maggio dei Libri” giunta quest’anno alla quattordicesima edizione e intitolata “Se leggi ti lib(e)ri”. Promossa dal Ministero della Cultura e dal Centro per il Libro e la Lettura. Questa campagna invita a portare i libri e la lettura anche in contesti diversi da quelli tradizionali, “per intercettare coloro che solitamente non leggono ma che possono essere incuriositi se stimolati nel modo giusto”.

La cerimonia è stata patrocinata dal Direttore generale della Asl di Taranto, il dottor Vito Gregorio Colacicco , ed è stata presieduta e coordinata dal Direttore del Dipartimento Dipendenze Patologiche, la dottoressa Vincenza Ariano. Tra il pubblico anche i referenti delle realtà beneficiarie della donazione.

Sociologa, professoressa di lettere e testimonial della cultura, Annapaola Petrone Albanese è una nota studiosa e operatrice culturale della città di Taranto. Fondatrice e già presidente dell’Associazione Amici dei musei di Taranto, è stata la prima presidente della sezione cittadina del Soroptmist international. Inoltre è già consigliere onorario della sezione minorenni della Corte di Appello del Tribunale di Lecce sede di Taranto.

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