Notizie
Cerca
GIORNATA DEL MARE
12 Aprile 2024 - 13:04
La Giornata del Mare 2024 ha lasciato il segno in tutta Italia. A Taranto, in particolare, è stata vissuta in tanti scenari: in mar grande, al Castello Aragonese, alla Lega Navale Italiana, alla base dei sommergibili. Una serie di iniziative sono state organizzate da diversi player del territorio come la stessa Marina Militare Italiana, la Lega Navale Italiana, la Guardia Costiera e l’Ufficio Scolastico provinciale. Non potevamo certo stare dappertutto, abbiamo scelto un luogo del cuore legato ai genitori, ai nonni, alle tradizioni militari e operaistiche che hanno segnato la storia di tante famiglie a Taranto: l’Arsenale Militare Marittimo di Taranto, aperto nuovamente alla cittadinanza. Anche questa volta abbiamo registrato una grande, interessata affluenza di visitatori.
Non senza emozione abbiamo attraversato il grande, monumentale cancello d’ingresso e iniziato il percorso lasciando sulla destra il famoso Palazzo della Direzione, si proprio quello dell’Orologio che ha scandito per anni - insieme all’immancabile caratteristico e cronometrico fischio della sirena, l’orario di ingresso e di uscita delle maestranze e degli stessi militari, quell’orologio che poi si affaccia su via Dia Palma e l’accarezza in tutta la sua lunghezza fino a Piazza Maria Immacolata.
Passiamo il “ponte dei sospiri”, un ardito ponte aereo in ferro che ci collega alla palazzina ex UST, sede della storica Biblioteca con più di tremila volumi storici e tecnici, di cui moltissimi in lingua straniera e con leggi e decreti originali del 1880 rilegati dalla tipografia dell’Arsenale. Nei corridoi della palazzina anche pregevoli grandi opere scultoree, sempre realizzate dalle maestranze dell’Arsenale in epoca immediatamente post bellica.
Scendendo dalla palazzina ci affacciamo sullo scenario del bacino Benedetto Brin, oggetto negli ultimi anni di un lungo restauro realizzato con grande cura per il ripristino della struttura, pietra su pietra, mattone su mattone, riportandola alla sua costruzione primordiale. Un pezzo di storia. Il bacino Brin infatti fu inaugurato nel 1889 insieme al primo nucleo dell’arsenale, e solo dopo 132 anni di attività è stato oggetto di lavori di ristrutturazione, consolidamento e ammodernamento. In definitiva va completandosi il “processo di modernizzazione” del prestigioso stabilimento tarantino, fortemente voluto dal Comando Logistico della Marina.
Grazie a questo processo, infatti, molte storiche officine sono state oggetto di grandi lavori di trasformazione per allinearsi alle nuove tecniche di manutenzione e garantire gli interventi sui nuovi apparati montati sulle moderne unità navali. L'arsenale di Taranto sta quindi cambiando configurazione, da stabilimento di lavoro a moderna industria per le attività manutentive della flotta militare e delle relative avanzatissime apparecchiature e sistemi.
Durante il percorso, abbiamo incontrato il direttore dell’Arsenale Militare Marittimo, l’Ammiraglio Ispettore Pasquale de Candia che ci ha guidato con attenzione e grande entusiasmo: “L’Arsenale Militare Marittimo di Taranto - ci tiene a sottolineare l’ammiraglio - rappresenta un “patrimonio da preservare” e su cui investire, per assicurare i compiti che la Marina Militare è istituzionalmente chiamata ad assolvere”.
E ci avviciniamo alla Mostra Storica Artigiana (Mo.S.A.), inaugurata nel 1979 e ubicata all'interno di un edificio che fa parte del primissimo gruppo dl costruzioni dell'Arsenale. Qui abbiamo assistito al racconto dettagliato del difficile recupero in mar Piccolo della corazzata Leonardo da Vinci, (la famosa “nave capovolta”), capolavoro di ingegneria navale realizzato nel 1922. A questo recupero si è ispirato il recupero e raddrizzamento della nave crociera Concordia. Insomma l’Arsenale MM anche in questo ha fatto scuola (con un anticipo di 100 anni). Tra i tanti cimeli esposti spiccano il timone della nave Cristoforo Colombo e il suo specchio di poppa in legno intagliato. Abbiamo potuto ammirare anche vari modelli in scala di antiche navi a vela e di navi di epoca moderna, diverse delle quali costruite in Arsenale (Nave Puglia, Nave Quarto, il traghetto Messina, e altri.). Della Nave Puglia, in particolare, la prima costruita in Arsenale, abbiamo visto alcuni dei disegni originali, oltre alle foto dell'impostazione e del varo, avvenuto nel 1898. L'Arsenale, nella sua storia, ha annoverato anche talenti artistici e tecnici: prove ne sono i busti in gesso e in bronzo del Duca degli Abruzzi, dell'Ammiraglio Brin, dell'Ammiraglio Acton e del Generale Vallone, modellati e fusi nell'officina fonderia, così come le riproduzioni dl alcuni cannoni del XVIII Secolo. Fa sempre tanta scena il “Siluro a Lenta Corsa” (il celebre "maiale") a testimonianza delle grandi imprese della Regia Marina durante la II Guerra Mondiale, legate ai nomi indimenticabili di Teseo Tesei e degli uomini della 10^ Flottiglia MAS.
Adiacente alla mostra si estende la grande “sala a tracciare” che ha rappresentato per lunghi anni il cuore della costruzione navale. All'interno sono esposte antiche macchine da lavoro ed una piccola collezione di armi da guerra. Ma la sorpresa più recente è rappresentata da un originalissimo abito da sposa confezionato con tela di paracadute nel 1944, indossato a suo tempo dalla sposa Angela Maria Zigrino e donato all’Arsenale MM di Taranto dai figli Luigi, Immacolata e Lucia Pavese con il supporto di un antico manichino in legno donato dalla Boutique Liviana. Dalla “sala a tracciare” siamo passati alla visita del bunker, un rifugio antiaereo a protezione delle persone durante gli attacchi aerei in periodo di guerra, aperto per la prima volta nel giugno del 2023, in occasione della festa della Repubblica e della Marina Militare.
All’ interno, originali installazioni dell’ANMI, l’Associazione Nazionale Marinai d’Italia: fotografie e manifesti d’epoca (anni ’30 e ’409 ed una collezione di crest delle navi Seconda Guerra Mondiale, di sommergibili e della Regia Marina a cura dell’ANMI, Associazione nazionale Marinati d’Italia di Castrovillari. Abbiamo potuto vedere anche alcuni cimeli appartenenti al Comandante Todaro come la ‘sciabola’ ed il ‘cappello di navigazione’. Usciti dal bunker, infine, abbiamo potuto ammirare l’esposizione della locomotiva storica Gr 835 327 che percorreva l’antica ferrovia di servizio che dal Mar Piccolo, passando anche per Buffoluto (sede della storica “polveriera”) arrivava fino all’Arsenale. La locomotiva a vapore Gr 835 327 fu prelevata nel 2007 in condizioni disperate dall’Arsenale MM di Taranto e portata presso il Deposito Locomotive di Taranto dove fu attentamente restaurata. Nel 2021 la locomotiva a vapore è ritornata presso il suo luogo naturale, in Arsenale.
Nella Giornata del Mare abbiamo potuto vedere, in Arsenale, cose inedite e forse scoperto qualche segreto in più. L’Arsenale MM è davvero un patrimonio della città di Taranto. Un pezzo importante della sua storia.
I più letti
Testata: Buonasera
ISSN: 2531-4661 (Sito web)
Registrazione: n.7/2012 Tribunale di Taranto
La società percepisce i contributi di cui al decreto legislativo 15 maggio 2017, n. 70. Indicazione resa ai sensi della lettera f) del comma 2 dell’articolo 5 del medesimo decreto legislativo
Piazza Giovanni XXIII 13 | 74123 | Taranto
Telefono: (+39)0996960416
Email: redazione.taranto@buonasera24.it
Pubblicità : pubblicita@buonasera24.it
Editore: SPARTA Società Cooperativa
Via Parini 51 | 74023 | Grottaglie (TA)
Iva: 03024870739
Presidente CdA Sparta: CLAUDIO SIGNORILE
Direttore responsabile: FRANCESCO ROSSI
Presidente Comitato Editoriale: DIEGO RANA