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Stagione Eventi Musicali

Tenore, direttore e compositore: José Cura e le “Canzoni argentine”

Cinquant’anni di musica, storia e fascino latino americano

Secondo appuntamento con la trentunesima Stagione Eventi musicali dell’Orchestra della Magna Grecia. Protagonista, sul palcoscenico del Teatro Orfeo 1915 José Cura, uno dei più grandi tenori al mondo con "Canzoni argentine".

Abbiamo assistito religiosamente ad un “affresco“ musicale di ritmi, colori, presentazioni, parole, aneddoti e melodie. José Cura si è confermato davvero originale artista istrionico, un vero mattatore di un concerto che lo ha visto impegnato come cantante, direttore e compositore. Molti suoi arrangiamenti per orchestra, infatti, hanno reso l’Argentina uno dei Paesi musicalmente più amati del mondo. 

Il concerto in programma al Teatro Orfeo, oltre a due brani di Walsh e Herrera in apertura, si è concentrato sul ciclo di liriche scritte dallo stesso Cura su testi di Neruda e sulla produzione di canzoni di Carlos Guastavino, definito lo “Schubert argentino”, il compositore per eccellenza, simbolo dell'Argentina.

E ispirandosi a Neruda e Guastavino, Josè Cura ha scritto con la sua personale pacatezza, le sue pagine musicali, le sue ispirazioni, le sue intense interpretazioni. Sì, sono  state pagine intellettualmente raffinate, dolci o aspre, tristi o umoristiche, talvolta malinconiche, che hanno toccato il cuore e scatenato applausi.

Josè Cura è certamente uno dei più grandi tenori del panorama musicale mondiale. Ha studiato composizione e direzione d’orchestra, ma grazie alla sua voce caratterizzata da un timbro di tenore con sfumature di baritono scuro, si è imposto sulla scena calcando nel corso della sua carriera i palchi più importanti di tutto il mondo

Come direttore d’orchestra ha collaborato con prestigiose orchestre come la London Philharmonia, la London Symphony Orchestra, l’Orchestra Filarmonica di Vienna, e molte altre. Dal 2015 al 2018, è artista residente dell’Orchestra Sinfonica di Praga; nel 2019 diventa il primo principale artista ospite – cantante, compositore e direttore d’orchestra – nella storia della Radio Ungherese. Nel 2015 ha ricevuto  dal Senato argentino il Premio Domingo Faustino Sarmiento per i suoi successi nel campo dell’istruzione e della cultura. Dal 2017 è Professore Honoris Causa dell’Università Nazionale di Rosario, dove aveva seguito i suoi studi di compositore negli anni ottanta.

Sul palcoscenico del Teatro Orfeo 1915, per "raccontare" al pubblico più di cinquant’anni di storia della canzone sudamericana, Josè Cura ha avuto il supporto di quelli che ha chiamato Amici, i Maestri dell’Orchestra della Magna Grecia. Nata con il duplice intento di promuovere la cultura musicale classica e produrre e distribuire progetti musicali innovativi, ha avuto il coraggioso pregio di “aprire” il mondo sonoro della grande orchestra sinfonica alla trasversalità e alle contaminazioni artistiche. E dopo 10 anni di attività ha ottenuto dal ministero della scultura il riconoscimento di Istituzione Concertistico-Orchestrale (ICO). Nel corso degli anni, con la sua poliedrica attività, ha scritto progressivamente  pagine e pagine di storia musicale non solo nel panorama pugliese ma in quello internazionale: l’Orchestra infatti, con la direzione artistica del Maestro Piero Romano, realizza circa 90 concerti l’anno ed è impegnata continuamente in tournée in Italia e all’estero.

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