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Bari

Un odore acre invade il lungomare, colpa del caldo e della posidonia in decomposizione. Il video

Il fenomeno è dovuto al rialzo delle temperature e conferma la salubrità delle acque. Nessun rischio per turismo ed economia locale

BARI - Una domenica tutt'altro che piacevole per i cittadini di Bari, sorpresi da un odore fortemente sgradevole proveniente dal mare e avvertito con insistenza lungo tutta la zona che si affaccia sullo specchio d’acqua di fronte al Lungomare Nazario Sauro. L'ondata di cattivo odore ha scatenato preoccupazioni tra residenti e visitatori, alimentando il timore che potesse trattarsi di acque contaminate, proprio alla vigilia del periodo pasquale che preannuncia il tutto esaurito negli alberghi e nelle strutture ricettive della città.

In realtà, gli esperti hanno subito chiarito la situazione, fornendo una spiegazione scientifica che esclude rischi ambientali o danni al settore turistico. La causa va ricercata nel repentino aumento delle temperature registrato nei giorni scorsi, con valori ben oltre le medie stagionali, che ha accelerato il processo di decomposizione delle foglie di posidonia spiaggiate dalle recenti mareggiate.

La posidonia, pianta marina tipica del Mediterraneo, una volta accumulata sulla battigia, inizia a decomporsi sprigionando effluvi poco gradevoli. Tuttavia, la presenza di questi accumuli è considerata dagli studiosi un segnale positivo: la loro abbondanza testimonia infatti la buona qualità delle acque prospicienti il capoluogo pugliese. Si tratta di un fenomeno del tutto naturale e circoscritto nel tempo.

Gli esperti rassicurano che basterà un nuovo moto ondoso, provocato da ulteriori mareggiate, per disperdere i residui vegetali e riportare l’ambiente marino alle consuete condizioni di normalità. Nessun allarme, dunque, per il mare di Bari, pronto ad accogliere bagnanti e turisti in vista dell’arrivo della bella stagione.

Il fenomeno, seppur fastidioso, si inserisce nei cicli naturali degli ecosistemi marini e non rappresenta una minaccia né per la salute pubblica né per l'economia locale, che già si prepara a un'affluenza record durante le festività pasquali e nei prossimi mesi estivi.

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