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Taranto
18 Marzo 2025 - 09:37
TARANTO - Si avvicina la festa di San Giuseppe e con essa cresce l’attenzione delle autorità nei quartieri Paolo VI e Tamburi di Taranto, dove da giorni si registra un’intensa attività legata alla tradizione dei falò, rituale popolare che affonda le radici nel passato ma che, negli ultimi anni, è tornato al centro di preoccupazioni legate alla sicurezza pubblica.
In diverse zone delle due periferie tarantine, gruppi di cittadini hanno cominciato ad accumulare legname, mobili in disuso e altro materiale combustibile, in vista delle accensioni che tradizionalmente si concentrano nella notte del 19 marzo. Una consuetudine che richiama ogni anno molti giovani e famiglie, ma che comporta rischi concreti se non gestita in maniera corretta.
Proprio per questo motivo, le forze dell’ordine sono impegnate in un’attività di prevenzione capillare, con interventi congiunti di Polizia di Stato, Polizia Locale e operatori di Kyma Ambiente, volti alla rimozione immediata delle cataste abusive e alla bonifica delle aree più a rischio. Obiettivo dichiarato: impedire che i falò si trasformino in potenziali scenari di pericolo per la cittadinanza.
A pesare su questo clima di allerta è il tragico precedente del 2023, quando un falò acceso in via Grazia Deledda, nel cuore del rione Tamburi, si trasformò in una vera e propria esplosione. Era la sera del 19 marzo e, intorno alle 20, la legna raccolta da un gruppo di ragazzi prese fuoco. Nel rogo, una tanica di benzina nascosta tra i rifiuti esplose all’improvviso, provocando quattro feriti, tra cui alcuni bambini. Un episodio che lasciò sgomento l’intero quartiere e impose un ripensamento radicale sulle modalità di gestione di queste celebrazioni.
Alla luce di quanto accaduto, le autorità invitano i residenti alla massima collaborazione, ricordando che la sicurezza collettiva deve prevalere sulla spontaneità di certe pratiche. Le operazioni di vigilanza proseguiranno fino alla sera del 19 marzo, con controlli rafforzati soprattutto nei punti più sensibili.
Tradizione e rispetto delle regole devono viaggiare insieme, per permettere a tutti di celebrare senza mettere a rischio vite umane. Una sfida che, ancora una volta, chiama la città alla responsabilità.
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