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L'INTERVISTA
28 Marzo 2025 - 07:00
L'investitura dai partiti era arrivata già nei giorni scorsi. Giovedì 27 marzo c’è stata la presentazione ufficiale con tutti i dirigenti della coalizione che lo sostiene. Piero Bitetti è dunque il candidato sindaco del centrosinistra. Lo abbiamo avvicinato proprio in occasione della conferenza di presentazione.
Bitetti, la sua candidatura nasce dopo la chiusura traumatica della precedente esperienza amministrativa per il Comune di Taranto. Ecco, con quali presupposti nasce questa sua candidatura?
Oggi (giovedì 27 marzo per chi legge, ndr) abbiamo presentato quella che è che sarà la squadra che si impegnerà a seguire le tante difficoltà della città. Difficoltà che partono dalla macchina amministrativa fino alle tante e pesanti vertenze che riguardano la nostra comunità. È una squadra che potrà allargarsi perché ci sono delle interlocuzioni con altre forze politiche e movimenti politici, partiti, con i quali stiamo interloquendo su quelle che sono le linee programmatiche da presentare ai cittadini. La caduta della precedente amministrazione chiaramente ha generato questa presentazione. Ecco, senza la spallata data alla precedente amministrazione perché la ritenevamo non più idonea a seguire le tante questioni della città, non più pronta, non più produttiva, non ci sarebbe stata questa candidatura. La genesi è stata proprio la spallata alla precedente amministrazione.
I cittadini chiedono discontinuità rispetto al passato. In che modo pensa di interpretare la discontinuità?
Innanzitutto la discontinuità è appunto quella spallata data all’amministrazione precedente. Per noi discontinuità è questione di metodo. Noi vogliamo applicare una discontinuità nel metodo, nel merito delle persone donne e uomini che saranno scelti dai cittadini affinché possano comporre il consiglio comunale e qui quella che sarà la relativa squadra di governo che sarà scelta dal sindaco. Vogliamo far sì che le liste che stiamo proponendo, delle quali mi sento veramente onorato perché stiamo esprimendo qualità, stiamo esprimendo tante persone politiche e non, persone della società civile, possano essere considerate dalla popolazione una ampia platea dalla quale attingere.
Ha detto di interlocuzioni ancora in corso con altri movimenti e altri partiti. Fa riferimento al Movimento 5 Stelle che comunque ha già annunciato una propria candidata alla carica di sindaco?
Ma guardi il Movimento 5 Stelle è un partito a livello nazionale, un movimento ben rappresentato in particolare a Taranto dal vicesegretario nazionale di quel movimento al quale va il mio personale rispetto, la mia personale stima. Speravamo e continuiamo a sperare che possano aggregarsi. Le porte sono sempre aperte. Ci sono stati dei tavoli di confronto, come sappiamo sono stati proposti diversi candidati, si era andati sulla linea del candidato politico. C’è stato poi un ripensamento su quello civico, poi prendo atto che anche loro sono andati su un candidato politico. So che stanno lavorando su alcune linee programmatiche, probabilmente la politica potrà avviare altre interlocuzioni grazie alle quali trovare delle convergenze.
A proposito di linee programmatiche, qual è secondo lei la priorità da affrontare subito per il nuovo sindaco di Taranto?
Innanzitutto il decoro urbano, i servizi della città, una città pulita una città vivibile, marciapiedi puliti, un contesto normale. Questo è il primo obiettivo che ci prefiggiamo come squadra di governo. Ovviamente serviranno mediazione, competenza e capacità di sintesi per affrontare le tante vertenze aperte soprattutto quelle più spinose.
Ha parlato di mediazione. Questa è una città piuttosto lacerata. Il sindaco come primo cittadino dovrebbe avere il compito di ricucire le smagliature sociali che ci sono a Taranto. Ne conviene?
Certamente sì. Serve innanzitutto pace sociale. Vorremmo riunire Taranto, riunificarla proprio da tutti i punti di vista a partire da quelli sociali. Serve interlocuzione. Abbiamo condiviso una linea, quella della mitezza, quella di poter fare una campagna elettorale che tenga a parte le polemiche e che ci sia un confronto sereno, naturale, produttivo tra i vari candidati sindaco affinché ci possa essere poi convergenza su quelle che sono le condizioni migliori per innalzare la nostra qualità della vita.
Uno dei temi di questi giorni è la collocazione dei civici ex sostenitori dell’ex sindaco Melucci. Bitetti apre al confronto con queste forze?
Ma guardi, io innanzitutto - lo dico per come per le indiscrezioni di stampa vengono individuati - gli “ex melucciani” è un nome dal quale prendo le distanze. Parlavo prima di merito quindi io non faccio assolutamente riferimento alle persone ma faccio riferimento ai contenuti e a quelle che sono le modalità per andare avanti, per condividere percorsi amministrativi che possono dare risposta ai cittadini. Io non faccio assolutamente riferimento alle persone che hanno amministrato. È un ragionamento che non condividerò. Anche in questo sta la discontinuità.
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