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IL CONCERTO

Cristicchi e Amara, ovazione nel nome di Battiato

Lunghi minuti di applausi per la rielaborazione del repertorio mistico del maestro siciliano

Una lunghissima ovazione, come non se ne vedevano da tempo, ha salutato il tributo che Simone Cristicchi e Amara hanno dedicato al repertorio mistico di Franco Battiato. Teatro Orfeo esaurito in ogni ordine di posto per uno degli eventi più attesi dell’anno e il risultato non ha tradito le aspettative.

Intendiamoci, Battiato resta inarrivabile nella interpretazione delle sue canzoni: la sua particolarissima timbrica, la sua voce a volte sussurrata che plasma come un soffio note ricche di spiritualità non può essere eguagliata. Ma il coraggioso e impegnativo progetto di Cristicchi e Amara vince la prova del pubblico. Gli applausi emozionati sono la migliore testimonianza dell’impatto emotivo suscitato da questa originale e difficile prova d’autore sorretta dall’avvolgente impasto sonoro dell’Orchestra della Magna Grecia diretta dal maestro Valter Sivilotti.

Le interviste al M° Valver Sivilotti (qui sopra) e a Simone Cristicchie ed Amara (video di apertura) sono di Claudio Frascella


La regìa è ben costruita: la voce di Franco Battiato, recuperata da spezzoni di vecchie interviste, risuona di tanto in tanto tra un brano e l’altro. È il Maestro che parla di misticismo ed esigenza di evoluzione interiore.

A volte sono i due artisti a leggere i pensieri di Battiato, in una serata dove riecheggiano anche canti sacri della tradizione orientale. Il misticismo musicale di Battiato riempie il teatro con brani come Le sacre sinfonie del tempo, L’ombra della Luce, Lode all’inviolato, L’oceano di silenzio. Amara offre una sua personalissima versione di E ti vengo a cercare, mentre Cristicchi intona, questa volta da solo, La cura. Nel finale c’è spazio anche per la leggerezza, quella leggerezza con la quale Battiato riusciva a esprimere concetti e citazioni profonde in brani popolarissimi come Centro di gravità permanente e Voglio vederti danzare. Il pubblico canta e accompagna divertito.

Cristicchi e Amara aprono anche una parentesi di repertorio personale: Cristicchi canta “Quando sarai piccola” e l’accoglienza del pubblico lo acclama come vincitore morale del Festival di Sanremo; Amara sfodera una pregevolissima versione di un suo must: “Che sia benedetta”, suo brano portato al successo da Fiorella Mannoia.
Si chiude con i due artisti che intonano l’ultima canzone di Battiato, scritta insieme a Juri Camisasca: quel “Torneremo ancora” che è la sintesi di un intero percorso artistico e spirituale.

Il pubblico in piedi accoglie in religioso ascolto. È un trionfo.

Clicca qui per le interviste realizzate da Claudio Frascella (con un particolare ringraziamento all'Ico Magna Grecia) a Simone Cristicchi e Amara

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