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Giochi del Mediterraneo
03 Marzo 2025 - 16:48
«Torniamo a Roma con sensazioni molto positive». Giudizio più che eloquente quello del ministro Andrea Abodi, a Taranto per un sopralluogo sui cantieri dove sono in corso i lavori per realizzare gli impianti che ospiteranno le gare dei Giochi del Mediterraneo.
Una giornata che si è conclusa con l’interessante appello-proposta del commissario Massimo Ferrarese per rilanciare lo sport a Taranto.
Al termine del lungo giro, che ha toccato anche Crispiano, Abodi ha tenuto appunto una conferenza insieme a Ferrarese e alla commissaria prefettizia Giuliana Perrotta, da alcuni giorni alla guida del Comune dopo lo scioglimento del consiglio comunale.
Il ministro ha riconosciuto il gran lavoro svolto da Ferrarese in meno di due anni di commissariamento. Un dato su tutti: sono in corso lavori e sono stati aggiudicati appalti per il 67,4% del totale, per un importo che sfiora i 185 milioni di euro. L’impegno di Abodi è ora di venire a Taranto almeno una volta al mese.
Ma l’aspetto più importante nelle parole del ministro va ben al di là delle questioni sportive: «Il nostro impegno è quello di ripristinare un rapporto di fiducia tra cittadini e istituzioni e in questo è fondamentale la collaborazione tra Governo, Regione e Comuni». Abodi non ha mancato di sottolineare il clima di «maggiore serenità» garantito dalla presenza della commissaria prefettizia al Comune di Taranto. E a questo proposito, la dottoressa Perrotta ha riconosciuto i ritardi del Comune: «Speriamo di recuperare e stiamo lavorando per questo. Ho già dato incarico per deliberare i progetti di fattibilità tecnico-economica relativi alle opere di competenza comunale» e, vale a dire PalaMazzola, Parco urbano-sportivo alla Salinella, campo di calcio a Talsano.
«Il nostro obiettivo – ha detto il ministro Abodi – è la comunità, il benessere delle persone. Vogliamo offrire nuove opportunità a Taranto e questo è il messaggio che lanciamo oggi ai tarantini». Il ministro, proprio in virtù dell’appuntamento con i Giochi, non ha mancato di indicare altri fronti sui quali la città deve muoversi: il decoro urbano, il verde pubblico, la raccolta dei rifiuti, il miglioramento della viabilità, persino «una segnaletica più contemporanea».
Tutta Taranto, quindi, deve saper essere accogliente, al di là degli impianti che si stanno realizzando. E per questo si confida che anche dalla regione possa giungere un ulteriore supporto per sostenere la città in questo sforzo non da poco. Poi si aprirà un’altra questione: la gestione degli impianti.
L’obiettivo è quello di evitare, come accaduto in altre esperienze, di costruire cattedrali nel deserto: «Nulla sarà lasciato al caso. Lavoreremo al consolidamento gestionale degli impianti con l’affidamento a soggetti che garantiscano continuità».
I Giochi non saranno solo un evento sportivo. Nelle prossime settimane, ha annunciato Abodi, sarà elaborato il programma delle iniziative che accompagneranno la manifestazione, con uno sguardo sul mondo e sulla centralità del Mediterraneo in un contesto storico carico di tensioni come quello attuale. I Giochi di Taranto come portatori di pace, insomma.
Mentre ci si prepara con grande impegno per il 2026, resta l’amara realtà dello sport tarantino che fa registrare quello che probabilmente è l’anno più nero della sua storia: il Taranto calcio che rischia la radiazione, il CJ Basket costretto a ritirarsi dal campionato, la Prisma Volley fresca di retrocessione.
E proprio questo quadro così sconfortante ha indotto il commissario Ferrarese a lanciare una proposta per certi versi rivoluzionaria.: «Stiamo realizzando la casa, ma poi dobbiamo pensare allo sport tarantino con società che meritino questi impianti. Sogniamo qualcosa di grande da cui Taranto possa ripartire». Ed eccola la proposta: una polisportiva con le grandi aziende che sono sul territorio, le imprese locali, le società interessate ad investire a Taranto proprio grazie ai Giochi del Mediterraneo. È questa l’idea di Ferrarese per rilanciare lo sport a Taranto.
In altre parole, tra attività sportive e miglioramento complessivo della qualità della vita, questi Giochi si stanno trasformando in una opportunità non ripetibile per Taranto. Guai a sprecare questa occasione. Chi sarà chiamato a fare il sindaco ne prenda nota.
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