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Il caso

Lungomare, alberi e piante sradicati. Le proteste

Le perplessità sui lavori di rifacimento della scarpata. Parla l'esperto

Circa 600 milioni di euro per lavori che, oggettivamente, erano diventati necessari: consolidare la scarpata del lungomare, che ormai dava segnali di cedimento, e ripulire la "boscaglia" che si era creata nel corso degli anni.

Ma non appena i lavori sono entrati nel vivo non sono mancate le segnalazioni dei cittadini preoccupati per il modo in cui si sta procedendo: alberi tagliati, piante sradicate. Certo, saranno piantumati nuovi alberi e nuove essenze.

Ma questa modalità operativa che ha fatto tabula rasa di ciò che c'era è davvero corretta? Lo abbiamo chiesto ad un esperto, l'agronomo Francesco Paculli.

Ecco cosa ci ha detto, spiegando gli errori già commessi in passato e che, purtroppo, si starebbero perpetuando anche in questa occasione.

Ma soprattutto, almeno nella cartellonistica che indica tipologia dei lavori e tecnici impegnati, manca la figura per eccellenza: quella, appunto, dell'agronomo. 

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