Uila Pesca: il “Blue Friday” a Taranto

Ha fatto tappa a Taranto il “Blue Friday”, (il venerdì del pescatore) il ciclo di appuntamenti organizzati dalla Uila Pesca, con l’obiettivo di porre al centro del dibattito il ruolo e la figura dei pescatori. L’azione sindacale di Uila Pesca, che da anni porta avanti le istanze del comparto, è indirizzata a  “raccontare il lavoro dei pescatori” valorizzando l’innato appannaggio di tradizione, cultura, amore per il mare, ma anche la sensibilità e l’attenzione alle innovazioni per la sostenibilità.

L'incontro rientra nell'iniziativa ideata da Uila Pesca, nell'ambito del Programma nazionale triennale pesca e acquacoltura finanziato dal Masaf, il Ministero dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste, prendendo spunto dalla tradizionale Giornata di riposo dei pescatori nel mare Adriatico.

Arriva il “Blue Friday” per valorizzare la pesca tarantina

Appuntamento venerdì 6 settembre al Castello Aragonese

Tanti gli argomenti che sono stati  analizzati e declinati con tantissimi interventi e contributi. Come è noto, il comparto dei lavoratori della pesca a Taranto sta vivendo drammaticamente gli effetti dei cambiamenti climatici che hanno provocato una incredibile morìa di cozze a causa delle alte temperature: più del 70% degli allevamenti sono risultati compromessi.

Ma anche senza l’emergenza climatica, le difficoltà non mancano: una delle tante priorità del settore resta quella della bonifica del primo seno del Mar Piccolo; c’è poi sul tavolo l’attuazione della proposta di unificare le concessioni demaniali marittime esclusivamente sul piano amministrativo tramite unificazione delle aree concesse nel 1° Seno con quelle del 2° Seno e del Mar Grande, destinate allo spostamento del prodotto.

Uila Pesca richiede a gran voce improcrastinabili azioni di contrasto alla competizione sleale nei confronti di chi non rispetta le regole, azioni volte a tutelare un settore strategicamente importante per l’economia e l’immagine stessa della città di Taranto, garantendo la qualità e la salubrità di un prodotto simbolo della dieta mediterranea. Gli abusivi, i non regolari – nonostante la capillare azione della Guardia Costiera - rappresentano ancora una piaga insoluta del settore. Dopo la presentazione di Maria Teresa Trenta (che ha coordinato mirabilmente i vari momenti della kermesse) l’apertura dei lavori è stata affidata ad una applauditissima ed esaustiva relazione a cura del Segretario Generale Uila Pesca Taranto, Vincenzo Guarino. Sono seguiti i saluti istituzionali del Comandante del Comando Marittimo Sud, Ammiraglio Vincenzo Montanaro; del presidente della Camera di commercio di Brindisi e Taranto Vincenzo Cesareo.

Interessanti e completi gli interventi in programma: il Presidente della Società cooperativa Mar Ionio, Emilio Palumbo (anche responsabile provinciale di Agci Pesca, Associazione generale Cooperative Italiane, ndr) il Presidente della Società cooperativa Stella Maris, Cosimo Bisignano (anche presidente di Legacoop Agroalimentare Taranto, ndr) ed il Direttore del Dipartimento Disteba dell’Università del Salento, Stefano Piraino. Ha concluso la prima parte dei lavori il Segretario Generale Uila Pesca Puglia, Andrea Losito.

Gran finale con la tavola rotonda dal titolo “La cozza a Taranto…quale futuro”, moderata con attenzione e puntualità dal Segretario Generale Uila Puglia, Pietro Buongiorno. Sono intervenuti il Comandante della Guardia Costiera - Capitaneria di Porto di Taranto, Rosario Meo; l’Assessore comunale alle risorse del Mare, Cosimo Ciraci in rappresentanza del Sindaco e Presidente della Provincia di Taranto, Rinaldo Melucci; il Commissario Straordinario per le Bonifiche della Città di Taranto, Vito Felice Uricchio; l’Assessore alle Risorse Agroalimentari Regione Puglia, Donato Pentassuglia e la Segretaria Generale Uila Pesca Nazionale, Maria Laurenza.

La serata si è conclusa nella splendida piazza d’armi del Castello Aragonese con la degustazione di eccellenze ittiche del territorio con tanto di chef e live cooking.