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Imprese&Lavoro

Arriva il “Blue Friday” per valorizzare la pesca tarantina

Appuntamento venerdì 6 settembre al Castello Aragonese

Pescherecci ormeggiati in Mar Piccolo. Sullo sfondo la Città Vecchia

Pescherecci ormeggiati in Mar Piccolo. Sullo sfondo la Città Vecchia

L’edizione 2024 del “Blue Friday” fa tappa a Taranto. Appuntamento venerdì 6 settembre alle ore 17.30 al Castello Aragonese con l’iniziativa organizzata dalla Uila Pesca per valorizzare il ruolo e la figura dei pescatori tra cambiamento climatico ed era digitale.

«Da anni infatti il sindacato è impegnato a raccontare il lavoro del pescatore valorizzando il suo bagaglio di tradizione, cultura, amore per il mare, ma anche la sensibilità e l’attenzione alle innovazioni per la sostenibilità - si legge in una nota - Con quest’ultima iniziativa, la Uila intende portare avanti le istanze del comparto in un anno particolarmente difficile, che ha praticamente reso impossibile trovare cozze sui banchi delle pescherie ioniche a causa della morìa dei mitili provocata dal caldo».

Il “Blue Friday” rientra nell’ambito del Programma nazionale triennale pesca e acquacoltura finanziato dal Masaf, il ministero dell’Agricoltura, il cui nome prende spunto dalla tradizionale Giornata di riposo dei pescatori nel mare Adriatico.

Tanti gli argomenti che verranno declinati attraverso i diversi interventi e contributi. Si porrà in modo particolare l’accento sul comparto dei lavoratori della pesca a Taranto, che, come detto, più che altrove sta vivendo sulla propria pelle gli effetti del cambiamento climatico.

«Le elevate temperature - afferma Vincenzo Guarino, segretario generale della Uil Pesca Taranto - hanno compromesso quasi il 70 per cento degli allevamenti».

Ma anche senza l’emergenza climatica, le difficoltà non mancherebbero.

«Una priorità - aggiunge Guarino - resta quella della bonifica del primo seno del Mar Piccolo. C’è poi sul tavolo l’attuazione della proposta di unificare la concessione demaniale marittima esclusivamente sul piano amministrativo tramite unificazione delle aree concesse nel I Seno con quelle del II Seno e del Mar Grande, destinate allo spostamento del prodotto». La Uila Pesca ritiene improcrastinabili azioni di contrasto alla competizione sleale con chi non rispetta le regole ed iniziative volte a tutelare un settore strategicamente importante per l’economia e l’immagine della città di Taranto, garantendo la qualità e la salubrità di un prodotto simbolo della dieta mediterranea.

Ad aprire i lavori sarà Guarino. Ci saranno poi i saluti istituzionali del Comandante del Comando Marittimo Sud, ammiraglio Vincenzo Montanaro, e del vescovo di Taranto, monsignor Ciro Miniero. Interverranno il presidente della Società cooperativa Mar Ionio, Emilio Palumbo; il presidente della Società cooperativa Stella Maris, Cosimo Bisignano ed il direttore del dipartimento Disteba dell’Università del Salento, Stefano Piraino. Concluderà la prima parte dei lavori il segretario generale Uila Pesca Puglia, Andrea Losito.

A seguire è prevista la tavola rotonda dal titolo “La cozza a Taranto... quale futuro”, moderata dal segretario generale Uila Puglia, Pietro Buongiorno. Interverranno il comandante della Guardia Costiera - Capitaneria di Porto di Taranto, Rosario Meo; il sindaco e presidente della Provincia di Taranto, Rinaldo Melucci; il commissario straordinario per le Bonifiche della città di Taranto, Vito Felice Uricchio; l’assessore alle Risorse Agroalimentari della Regione Puglia, Donato Pentassuglia, e la segretaria generale Uila Pesca Nazionale, Maria Laurenza.

La serata si concluderà con una degustazione delle eccellenze ittiche del territorio cucinate dal vivo dagli chef in un live cooking.

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