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In attesa della foresta urbana

Ai Tamburi: chi pianta un albero mette radici nel domani

Iniziativa esemplare del Movimento 5 Stelle

“Alberi per il futuro, chi pianta un albero mette radici nel domani”: questa l’iniziativa del Movimento 5 Stelle che ha avuto luogo sabato mattina al quartiere Tamburi, in via San Francesco D’Assisi, a pochi metri, davvero a pochi metri dal centro siderurgico.  

Finalmente riparliamo di verde ma anche di “foresta urbana” (quella promessa dal Comune, ndr) che comprende tutti gli alberi, gli arbusti e la vegetazione di un’area urbana, includendo alberi che sono presenti nei cortili, lungo le strade e nelle aree protette, pubblici e privati. Si tratta di una vera e propria infrastruttura naturale che può assumere forme diverse, come un filare di alberi lungo una strada. 

L’insieme di queste aree verdi rappresentano una risorsa importante per abbattere le emissioni di CO2 ed eliminare l’inquinamento atmosferico, piuttosto che per raffrescare edifici e zone residenziali o contrastare il fenomeno delle piogge e dell’erosione del suolo. Inoltre, il progetto di foresta urbana rientra tra gli obiettivi di sviluppo sostenibile dell’Onu, che punta a “rendere le città e gli insediamenti umani inclusivi, sicuri, resilienti e sostenibili”. 

Illuminati e ispirati da queste premesse, alcuni attivisti dei 5 Stelle guidati dal senatore Mario Turco vicepresidente nazionale del Movimento, insieme a Mary Luppino assessore alle risorse umane, affari generali e società partecipate, Mario Odone consigliere comunale, Francesco Nevoli coordinatore provinciale, Gregorio Stano del Gruppo territoriale “si sono sporcati  le mani“ e hanno fisicamente messo a dimora alcuni giovani alberi di leccio. Si, proprio ai Tamburi, in via San Francesco d’Assisi, nelle aiuole circondate dalle vetuste palazzine INA.

Tante persone affacciate a finestre e balconi hanno seguito con curiositá i lavori di piantumazione. Qualcuno ha fornito pure qualche secchio d’acqua necessario per un più corretto attecchimento delle piante. E anche qualche giornalista ha dato fisicamente una mano nella delicata fase di zappatura di un terreno duro e difficile da trattare. Insomma una dimostrazione esemplare e corale in attesa della tanto promessa foresta urbana.

Abbiamo ascoltato le parole del senatore Turco e dell’assessore Luppino.

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