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Conclusi i Taranto Port Days

L’alba di Diodato

Al porto, concerto acustico all’alba e un messaggio di speranza per Taranto

Non c’è storia: il concerto acustico di Diodato ha di fatto concluso (e gli ha dato il top di visibilità) l’iter dei Taranto Port Days, la manifestazione promossa dall’Autorità di Sistema Portuale del Mar Ionio – affiancata nell’organizzazione dalla Jonian Dolphin Conservation/Ketos. L’evento ha ricevuto il patrocinio del Comune di Taranto e rientrava nel sistema nazionale dei Port Days promossi da Assoporti.

Una domenica indimenticabile. Appuntamento ai cancelli del porto mercantile già dalle ore 5.00 del mattino. La temperatura eccellente da fine estate ha consentito un’ordinata, ma notevole affluenza di 1.500 spettatori. E’ ancora buio ma già dalle sei e trenta il cielo si schiarisce piano piano e una tenue, calda, soffusa luce comincia a colorare lo scenario: davanti a tutti lo skyline di una misteriosa e addormentata città vecchia e tanto, tanto mare che l’accarezza e l’abbraccia. Non ci capita spesso di rimirare Taranto dai moli del porto. Bellissima.

Antonio Diodato, in arte Diodato, è legatissimo a Taranto per aver vissuto qui gli anni più belli di gioventù, ama quindi la sua città ove torna ad esibirsi sempre con emozione.

Domenica, ultimo giorno di Taranto Port Days, ha voluto abbracciare idealmente gli spettatori assiepati già dalle sei del mattino per ascoltarlo (e alcuni coraggiosi arrivati anche da 990 km) e ha invitato tutti “ad accogliere il sole” con un lungo pezzo strumentale che, insieme ai colori dell’alba e ad un’atmosfera surreale, ci ha regalato emozioni, serenità, pensieri in libertà, ma anche un pizzico di malinconia di poesia, di dolcezza.

Il mare era una tavola e il vento ancora dormiva: in compenso in acqua c’erano tante canoe eleganti e silenziose nel loro incedere. Si, in effetti Diodato ha suonato a lungo lasciando alle canzoni il loro giusto spazio. Ma si capiva, voleva suonare, dedicando la sua musica ad un’alba che non potremo mai dimenticare.

Il cantautore ha voluto in verità lasciare solo alla fine le canzoni che l’hanno reso famoso: “Fai rumore” e “Che vita meravigliosa“, come fossero un saluto, un messaggio di speranza per la sua città.

ALCUNE NOTE.

Antonio Diodato, in arte “Diodato” è un cantautore italiano classe ’81 nato ad Aosta. Cresce a Taranto, per poi trasferirsi a Roma dove si laurea in cinema al DAMS.I suoi primi lavori musicali nascono in Svezia dove collabora con i dj svedesi Sebastian Ingrosso e Steve Angello, che diventeranno poi gli Swedish House Mafia.

Nel 2013 riceve la prima offerta discografica e pubblica il suo primo disco dal titolo “E forse sono pazzo”. Nel 2014 si posiziona al secondo posto al Festival di Sanremo nella sezione Nuove Proposte e con il brano “Babilonia” ed a ottobre dello stesso anno pubblica la sua seconda fatica discografica dal nome “A ritrovar bellezza”.

Nel 2016 collabora a due brani (“Pochi giorni” e “Alla fine”) presenti nell’album “Acrobati” di Daniele Silvestri e partecipa ad alcune tappe del tour del cantautore romano. A gennaio del 2017 esce il suo terzo album per Carosello Records: “Cosa siamo diventati”.

A fine 2017 Diodato viene selezionato al fianco di Roy Paci, tra i 20 big in gara al Festival di Sanremo 2018, dove porterà il brano "Adesso”, classificandosi ottavo. Nello stesso anno pubblica l'inedito "Essere semplice" e l'anno successivo torna a Sanremo per esibirsi, insieme ai "Calibro 35", nella serata dei duetti al fianco di Ghemon - in gara al Festival con il brano "Rose viola".

Nel 2019 presenta i singoli "Il commerciante", "Non ti amo più" e "Che vita meravigliosa" - scelta da Ferzan Ozpetek per i titoli di coda del suo film "La dea fortuna".  Nel febbraio 2020 vince la settantesima edizione del Festival della Canzone Italiana con "Fai rumore", brano incluso nel suo nuovo disco dal titolo che vita meravigliosa. 

Diodato porta la canzone all'Eurovision Song Contest 2020. Oltre alla sua “Fai rumore” il cantautore tarantino interpreta per il pubblico dell’Eurofestival anche il classico “Nel blu dipinto di blu".

Nel maggio 2020 “Che vita meravigliosa”, title track del quarto album in studio di Diodato, inclusa nella colonna sonora del film di Ferzan Özpetek “La dea fortuna”, vince il David di Donatello per la migliore canzone originale. Il brano si aggiudica anche il Nastro d'argento alla migliore canzone originale assegnato dal Sindacato Nazionale Giornalisti Cinematografici Italiani e il premio Soundtrack Stars Award Speciale "Musica&Cinema" all’edizione 2020 della Mostra del Cinema di Venezia.  

In occasione del compleanno numero 41 di Antonio Diodato, esce il 30 agosto il videoclip ufficiale di “Ci vorrebbe un miracolo” (Carosello Records), il brano estratto dal quarto album di inediti di Diodato “Così speciale”.

I brani più famosi: Fai rumore, Che vita meravigliosa (2020), Fino a farci scomparire (2020), Essere semplice (2028), Occhiali da sole (2023), L’uomo dietro il campione (from il Divin Codino, Netflix film), Ci vorrebbe un miracolo (2023), Amore che vieni amore che vai (2013), Babilonia (2013), Un’altra estate (2020), Ubriaco (2013), Così speciale (2023), Adesso (2018), Non ti amo più (2020).

 

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