Un pellegrinaggio storico: i Perdune sul veliero Amerigo Vespucci
È stato davvero un momento storico. Per la prima volta nella secolare tradizione dei Riti, i Perdune sono andati in pellegrinaggio a bordo di una nave. E che nave: l’Amerigo Vespucci, orgoglio della Marina Militare in questi giorni ormeggiata alla banchina del Castello Aragonese e autentica star di questa Settimana Santa con oltre trentamila prenotazioni per le visite a bordo. Un entusiasmo che si raccoglie dalla folla che ad ogni ora del giorno si affaccia sul Canale Navigabile per ammirare questo magnifico veliero considerato la più bella nave del mondo.
Nella notte di Giovedì Santo, le coppie di confratelli, le poste, dopo essere uscite dalla Chiesa del Carmine e dopo aver attraversato la Città Vecchia, si sono dirette alla Discesca Vasto e da lì sulla banchina per salire su Nave Vspucci, accolte dal comandante Giuseppe Lai. E qui, con l’incedere della tradizionale nazzicata, i Perdoni si sono raccolti in preghiera inginocchiati in adorazione davanti all’Altare della Reposizione allestito sul cassero della nave. A bordo una grande emozione. Il passaggio dei Perdoni è stato preceduto dalla Santa Messa in “coena domini” celebrata da Don Marco Falcone cappellano su Nave Amerigo Vespucci presso la cappella San Leonardo al Castello Aragonese di Taranto alla quale hanno partecipato i giovani allievi dell’Accademia Navale. Al termine della messa il Santissimo Sacramento è stato portato sulla nave e, come detto, allestito sul cassero. Tra le personalità presenti, l’ammiraglio di Squadra Vincenzo Montanaro, Comandante di Marittimo Sud, e don Marco Gerardo, padre spirituale della Arciconfraternita del Carmine. Si è segnato un momento che passerà alla storia dei Riti della Settimana Santa tarantina e della Marina Militare.
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