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Il ricordo

La scomparsa di Angelo Todaro, maestro del fumetto

L'addio ad un talento che aveva firmato le tavole di alcuni dei più grandi personaggi delle nuvole parlanti

Angelo Todaro

Angelo Todaro al suo tavolo da lavoro

Ultimamente ci eravamo persi un po’ di vista e così la notizia della sua scomparsa, il 22 marzo scorso, mi è giunta inaspettata. Angelo Todaro è stato sicuramente tra i disegnatori di fumetti più versatili in assoluto. Ma non solo.

Era uno degli artisti del famosissimo “Studio Giolitti” di Roma, nel quale entrò nel 1969. È passato dai fumetti tascabili degli esordi, “Gordon Schott” e “Alika” dell’editrice Co.F.Edit, alle pubblicazioni dei Fratelli Spada Editori, disegnando storie - ideate e realizzate in Italia - di Mandrake, The Phantom (conosciuto da noi come “L’Uomo Mascherato”) e Rip Kirby. E il suo tratto si ispirava proprio all’autore di quest’ultimo, l’americano Alex Raymond (lo stesso di Flash Gordon). Lui, tanto per non smentirsi, si firmava con gli pseudonimi anglofoni di “Al Todd” e “Paul Bennet” e qualche editore, agli inizi, lo spacciava per un americano doc, quando i lettori chiedevano, scrivendo in redazione, chi fosse quel “bravissimo disegnatore”.

Ha realizzato anche una manciata di episodi di Kriminal, uno dei più riusciti epigoni del ben più famoso fumetto “nero” Diabolik. Per gli Stati Uniti d’America ha disegnato storie per le serie “Turok, Son of Stone” e “Star Trek” (Western Company) ma anche per la Gran Bretagna (IPC London) e per la Germania (Bastei Verlag).

Negli anni Ottanta ha persino dato una mano (mai citato nei credits) a disegnatori del calibro di Giovanni Ticci (anche lui proveniente dallo Studio Giolitti), in difficoltà con i tempi di consegna di una storia di Tex (“Fuga da Anderville”, apparsa sul n. 299 della serie, pubblicata nel settembre 1985), realizzando le matite di una cinquantina di tavole.

Probabilmente in pochissimi ricorderanno anche che Angelo Todaro aprì a Taranto un’agenzia che realizzava spot animati per le tv locali (la “TFT Films s.n.c.”, attiva tra il 1978 e il 1994) che ha visto il suo apice alla fine degli Anni Ottanta. Tra i collaboratori c’erano anche i tarantini Sal Velluto e Vincenzo Nisco e il bolognese, tarantino d’adozione, Stefano Federici.

La TFT realizzò a Taranto anche uno spot con i personaggi dei Flinstones (sì, c’erano Fred, Wilma e la piccola Pebbles!) che reclamizzavano delle scarpe da bambino e che all’epoca in Italia erano più conosciuti come “Gli Antenati”.

Negli anni 2000 aveva lascito il fumetto per dedicarsi alla saggistica e alla narrativa, pubblicando una manciata di romanzi storici. Recentemente, però, era tornato nuovamente a disegnare fumetti. E non qualcosa di banale, ma proprio di nuovo The Phantom e dopo cinquant’anni dall’ultima volta.

Quelli della Frew Publications, editore australiano che detiene i diritti del personaggio creato nel 1936 da Lee Falk, lo avevano contattato nell’estate del 2016. Avevano trovato sul suo sito le scansioni di una storia dell’Uomo Mascherato che aveva realizzato per l’editore Spada negli anni ‘60, ma inedita in Australia e gli avevano chiesto di poterla pubblicare tradotte in inglese e lo hanno convinto a disegnarne di nuove, pubblicate recentemente anche in Italia dall’editore Cosmo.

Angelo Todaro era nato a Fragagnano, il 17 dicembre 1945.

Dopo Ivo Pavone, che possiamo considerare il capostipite dei fumettisti di origini tarantine (scomparso nel 2020 a 91 anni), con Angelo Todaro perdiamo un altro grande maestro della Nona Arte di Terra Jonica.

Pierluigi Rota

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