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Le storie dello sport

Avere vent'anni: Pilato e i sogni dei giovani tarantini (lontano da casa)

La nuotatrice non è più una "bambina prodigio"

Benedetta Pilato

Benedetta Pilato - Foto dal sito AdnKronos

La campionessa bambina è diventata grande. Ieri, 18 gennaio, Benedetta Pilato ha compiuto vent'anni; la nuotatrice tarantina non è più una teenager e si prepara a scrivere nuovi capitoli della sua storia umana e sportiva.

Lo farà lontano da una città a cui comunque resta legata per ragioni affettive, familiari, per le radici che non si vuole recidere - in questo simile ai tanti, troppi ventenni tarantini che devono andare lontano dai Due Mari per inseguire i propri sogni.

Poi, certo, è difficile trovare un young adult che abbia già vissuto campionati mondiali e due Giochi Olimpici; lei lo ha fatto diventando protagonista a modo suo. Il quarto posto parigino, e la sua gioia così inaspettata, l'hanno fatta brillare più dell'oro. 

In una intervista a Lia Capizzi su Domani Pilato ha raccontato il suo aver "vissuto due vite": "Quattordicenne prodigio ai Mondiali del 2019, un record del mondo a 16 anni, sedici medaglie vinte tra Europei e Mondiali. Eppure è diventata la paladina dei quarti posti. Per i suoi 20 anni si racconta così: «Rivendico il potere delle donne. Ci sminuiscono. Ho sempre avuto problemi con il ciclo. Le cure sono palliative, faccio fatica ad allenarmi. Con la bilancia ho un rapporto sano. L’ossessione è più per lo specchio, non ti riflette per come vorresti essere»".

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