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Calcio

Cala il sipario sul Taranto "americano"

Mark Campbell, Apex Capital e il club rossoblù

Mark Campbell

Mark Campbell

Sull'asse tra gli Stati Uniti e Roma cala il sipario sul Taranto "made in Usa". La Apex Capital Global LLC, società di diritto americano ma che è stata rappresentata in questi due mesi dall'inglese Mark Campbell, avrebbe deciso per il disimpegno dalla trattativa per l'acquisizione del club calcistico rossoblù. 

Questo l'esito di una serie di riunioni tenutesi nelle ultime ore.

Una decisione che sarebbe maturata alla luce delle difficoltà sopraggiunte nel corso dell’operazione, attribuite dal gruppo statunitense alla parte cedente, anche se comunque l’approccio di Apex al Taranto ha avuto un iter accidentato praticamente da subito.

 Lo stesso manager britannico aveva indicato pubblicamente il 13 dicembre come data del closing, con il definitivo passaggio del Taranto sotto le insegne della Apex, passaggio preceduto dalla nuova fideiussione da presentare in Lega al posto di quella prodotta dalla attuale proprietà, e cioè Massimo Giove. Nessuna delle due cose è andata a buon fine, ed il capitolo finale di questa vicenda rimane il mancato pagamento degli emolumenti ai tesserati entro il 16 dicembre. Un obbligo federale. Non averlo ottemperato porterà alla ennesima penalizzazione in classifica, condannando di fatto il Taranto già a metà stagione alla retrocessione ed alla scomparsa dalla carta geografica del calcio professionistico. Una ferita dolorosissima, anche alla luce che questa città nel 2026 ospiterà un evento sportivo di livello internazionale come i XX Giochi del Mediterraneo, con uno stadio che si annuncia all'avanguardia.

Nelle ultime ore, da parte di Apex sarebbe maturata la decisione di non rilanciare, dopo che il contratto preliminare siglato con Giove è scaduto proprio il 13 dicembre. Spetta ora a Campbell, o alla società statunitense, chiarire pubblicamente le proprie intenzioni. Ed anche alla "vecchia-nuova-attuale" proprietà esplicitare come intenda affrontare un momento delicatissimo per il calcio tarantino. C'è un campionato che, per quanto ormai compromesso, va comunque affrontato: alle porte c'è la partita con il Giugliano. I rossoblù ci arrivano dopo cinque sconfitte di fila: l'ultima gara giocata in casa è stata quella finita con il pesantissimo 1-5 inflitto dal Catania, seguita dal 4-0 con cui il Monopoli si è imposto su una squadra apparsa completamente spaesata. 

Il tecnico Michele Cazzarò ha annunciato l'intenzione di dimettersi, strada che potrebbe essere seguita da tutti i membri dello staff tecnico oltre che dal responsabile del settore giovanile, Piergiuseppe Sapio. «A scanso di equivoci domani saranno firmate le mie dimissioni. Tranquilli chi ha messo la faccia fino a ora se ne va e toglie il disturbo. Fatto solo perche quella maglia per me è l unica cosa che importa veramente. Ma tranquilli tolgo il disturbo. Se non piaccio ci sta, ma la famiglia dovete lasciarla stare» ha scritto martedì pomeriggio, 17 dicembre, Cazzarò sui social, dove ha poi postato anche un altro messaggio: «C'è chi fa certificati, io lascio i soldi. Non c'è problema, mai avrei fatto la vertenza al Taranto. Questo è Michele Cazzarò».

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