Tifosi divisi dopo la conferenza

E' una tifoseria divisa, quella tarantina, dopo la conferenza stampa tenutasi ieri in tarda mattinata a Palazzo di Città. Se si attendevano nomi e cifre, eventuali soci di Mark Campbell e "piani industriali", niente di tutto questo s'è visto. E tra social, chat e guestbook dei sostenitori rossoblù questo è uno degli aspetti che maggiormente scoraggia chi guarda con scetticismo il nuovo corso societario, benedetto dal sindaco Rinaldo Melucci che anche ieri si è esposto - e tanto - a sostegno di «Mark» e del suo gruppo, di cui in realtà si continua a sapere poco. 

Troppo generici, secondo una consistente parte del tifo ionico, i proclami dell'imprenditore inglese, che ha dribblato alcune delle domande fatte in conferenza stampa. E non è piaciuto quell'accenno alla "serie A": il popolo tifoso semmai vuole «serietà», perchè la situazione di classifica della squadra allenata da Carmine Gautieri è talmente grave, con limiti evidentissimi palesati in ogni partita, che anche evitare la serie D rischia di essere una impresa titanica.

Nel contempo, c'è chi dimostra di avere fiducia - fosse solo perchè, proprio vista l'attuale situazione, è difficile che le cose possano andare peggio di così. Soprattutto, i più ottimisti vedono in Mark Campbell una sorta di "traghettatore" verso una transizione completa del club, magari visto come volàno per altri investimenti in città sull'impiantistica sportiva legata ai Giochi del Mediterraneo che si terranno nel 2026.

Domenica Campbell sarà allo Iacovone per la gara tra il 'suo' Taranto e la Turris: il battesimo dello stadio per mr Apex.

«Vogliamo portare il Taranto in Serie A»

Campbell si presenta a Palazzo di Città: «Due settimane per il "closing"»

Campbell non chiarisce, Melucci sì

La conferenza a Palazzo di Città con l'imprenditore inglese pronto ad acquistare il Taranto

Un pakistano per il Taranto, ecco il nome che fa sognare i tifosi

C'è attesa per la conferenza stampa di domani a Palazzo di Città

Pallone e politica tra pesce e birra

L'arrivo di Mark Campbell, i dubbi sul suo curriculum e sulle sue società, il ruolo del Comune: così la città è già finita sulle cronache nazionali. E non certo con orgoglio