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Tecnologia per la Casa
31 Maggio 2025 - 08:22
L’obiettivo non è solo quello di ridurre gli sprechi ma anche e soprattutto contribuire attivamente alla salute del nostro pianeta
Oggi, in un’epoca segnata da una crescente consapevolezza ambientale e da una tangibile crisi climatica, più che mai, è diventato urgente, anzi imperativo, ripensare profondamente i nostri stili di vita e, di conseguenza, le nostre scelte abitative. L’obiettivo non è solo quello di ridurre gli sprechi per un fine puramente economico, contenendo le sempre più onerose bollette, ma anche e soprattutto quello di contribuire attivamente alla salute del nostro pianeta, un ecosistema fragile che necessita della nostra cura.
Installare un impianto fotovoltaico sul tetto della propria abitazione o su una pertinenza idonea rappresenta una delle mosse più intelligenti e lungimiranti per chi desidera ridurre drasticamente i costi energetici e, contemporaneamente, produrre energia pulita e rinnovabile. Grazie alla magia della tecnologia racchiusa nei pannelli solari, è possibile convertire l’inesauribile energia irradiata dal sole in preziosa elettricità. Questa energia “fatta in casa” può essere immediatamente utilizzata per alimentare l’illuminazione, far funzionare gli elettrodomestici o, in un abbinamento particolarmente virtuoso con una pompa di calore, anche per riscaldare l’acqua sanitaria e l’intera casa durante i mesi più freddi, creando un sistema energetico quasi autosufficiente. La durata media di un impianto fotovoltaico di qualità si attesta sui 25-30 anni, con un degrado prestazionale minimo nel tempo, garantendo un flusso di energia pulita per decenni.
Una casa ben coibentata è il primo passo verso un significativo risparmio energetico, e tra i principali responsabili della dispersione termica, spesso sottovalutati, ci sono proprio gli infissi. Finestre e porte datate, magari con vetri singoli sottili o telai realizzati in materiali poco isolanti come il vecchio alluminio non a taglio termico, si trasformano in veri e propri ponti termici.
Questi “buchi” nell’involucro edilizio permettono al calore prodotto con fatica in inverno di fuggire all’esterno e al calore estivo di penetrare all’interno con facilità, obbligando gli impianti di riscaldamento e raffrescamento a lavorare incessantemente, con un conseguente e inevitabile aumento dei consumi e delle emissioni. Si stima che fino al 25-30% del calore di un edificio possa disperdersi attraverso finestre e porte inefficienti.
Sostituire i vecchi serramenti con infissi moderni, dotati di doppio o, ancora meglio, triplo vetro basso emissivo (con valori di trasmittanza termica Ug molto bassi), e con telai performanti in PVC, legno, o legno-alluminio a taglio termico, può portare a una riduzione drastica, delle perdite energetiche. La scelta del vetro è cruciale: vetri selettivi possono filtrare i raggi solari in estate, mentre i bassi emissivi trattengono il calore in inverno. La presenza di gas inerti come l’argon o il kripton nell’intercapedine tra i vetri migliora ulteriormente l’isolamento.
Le moderne caldaie a condensazione, ad esempio, rappresentano uno standard di efficienza elevato: a differenza delle caldaie tradizionali, sono in grado di recuperare una parte significativa del calore latente contenuto nei fumi di scarico, calore che altrimenti andrebbe disperso. Questo processo permette di ottimizzare l’efficienza energetica, riducendo i consumi di gas fino al 20-30% e, di conseguenza, le emissioni di CO2.
La vera rivoluzione nel campo del riscaldamento e raffrescamento sostenibile è rappresentata dalle pompe di calore. Questi sistemi, alimentati prevalentemente a energia elettrica (e quindi idealmente abbinabili a un impianto fotovoltaico per massimizzare i benefici), sono straordinariamente efficienti perché non “producono” calore bruciando un combustibile, ma lo “trasferiscono” da una sorgente naturale esterna (aria, acqua di falda o terreno) all’interno dell’abitazione. Esistono diverse tipologie: aria-aria (per climatizzazione), aria-acqua (per riscaldamento e acqua calda sanitaria, spesso collegate a impianti radianti a pavimento o a radiatori a bassa temperatura). Sono in grado di fornire sia riscaldamento in inverno che raffrescamento in estate, rappresentando una soluzione versatile e particolarmente vantaggiosa nelle zone climaticamente miti o in edifici ben isolati. L’efficienza di una pompa di calore si misura con parametri come il COP (Coefficient of Performance) per il riscaldamento e l’EER (Energy Efficiency Ratio) per il raffrescamento: più alti sono questi valori, maggiore è l’efficienza. Anche i sistemi ibridi, che combinano una caldaia a condensazione con una pompa di calore gestite da una centralina intelligente, offrono un ottimo compromesso, attivando il generatore più conveniente in base alle condizioni climatiche esterne e ai costi energetici.
Non servono esclusivamente grandi interventi strutturali per migliorare l’efficienza della propria casa. Anche i comportamenti quotidiani, quelle piccole abitudini, incidono moltissimo. La consapevolezza è il primo passo. Ecco qualche esempio:
● Illuminazione consapevole: Spegnere sempre le luci uscendo da una stanza. Sfruttare al massimo la luce naturale;
● Tecnologia LED: Sostituire tutte le vecchie lampadine con moderne lampadine a LED. Consumano fino all’80-90% in meno;
● Elettrodomestici intelligenti (nell’uso): Avviare lavatrice e lavastoviglie solo a pieno carico e, se possibile, in fasce orarie convenienti. Scegliere programmi “eco”;
● Stand-by, il nemico invisibile: Staccare le prese degli elettrodomestici in stand-by. Usare ciabatte multipresa con interruttore;
● Frigorifero e congelatore: Non introdurre cibi caldi, sbrinare regolarmente (se non No Frost), controllare le guarnizioni e posizionarli lontano da fonti di calore. Impostare la temperatura corretta (frigo 4-5°C, congelatore -18°C);
● Cottura efficiente: Usare pentole di dimensioni adeguate al fornello, coprire le pentole, preferire la pentola a pressione e, per piccole quantità, il microonde. Utilizzare il calore residuo dei fornelli elettrici o del forno;
● Regolazione termica naturale: Usare tende e tapparelle in modo strategico: chiuderle d’estate nelle ore calde, aprirle d’inverno per far entrare il sole;
● Acqua calda con parsimonia: Installare riduttori di flusso ai rubinetti. Preferire la doccia al bagno in vasca. Riparare rubinetti che perdono.
Questi accorgimenti, sommati, portano a un risparmio significativo.
In un mondo che guarda con crescente urgenza alla sostenibilità, trasformare la propria casa in un ambiente più green non è solo un’opzione etica, ma una scelta pratica ed economica. Che si tratti di installare un impianto fotovoltaico, sostituire gli infissi o semplicemente spegnere la luce quando non serve, ogni gesto conta per un futuro più responsabile.
Il risparmio energetico non è più un lusso, ma una necessità. E, oggi, grazie all’evoluzione tecnologica e agli incentivi, è anche un’opportunità concreta da cogliere al volo, per migliorare la nostra vita e quella del pianeta.
La transizione energetica inizia dalle nostre case, dalle nostre scelte quotidiane.
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