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Salute
04 Ottobre 2024 - 06:34
Arriva una stagione intensa per Influenza e Covid
È necessario, continuare a tutelare i soggetti fragili, in Australia, infatti, è appena finita una stagione particolarmente intensa, la seconda peggiore degli ultimi 10 anni come valore complessivo derivato dal mix di patogeni invernali.
L’influenza e i virus respiratori quindi girano il mondo e, salvo il Covid che non ha ancora una sua specifica stagionalità decisa, le malattie influenzali seguono le condizioni metereologiche.
Considerando anche la nuova variante Covid, XEC, che si inserisce nel quadro generale, le previsioni - che ovviamente poi andranno aggiornate sulla base dell’andamento meteorologico - ci fanno pensare che quest’anno saremo più o meno sui valori dello scorso anno e probabilmente dobbiamo aspettarci valori superiori a 14,5 milioni, o 15 milioni, di casi.
In previsione della stagione influenzale i punti fermi da non dimenticare sono cinque:
1) valutare l’opportunità della vaccinazione per sé stessi e per gli anziani e fragili della famiglia;
2) adozione di un buonsenso che non criminalizzi la mascherina, da portare con sé come gli occhiali da sole, per usarla al bisogno, con la regola d’oro di lavarsi frequentemente le mani;
3) No all’uso improprio di antibiotici, ma sempre sotto il consiglio del proprio medico curante che vi conosce;
4) automedicazione responsabile, co-me approccio per la popolazione generale, che si tratti di influenza, Covid o un altro virus respiratorio;
5) il tampone, importante anche per un uso tempestivo (nel caso di fragili e anziani) dell’antivirale contro il Covid (farmaco Paxlovid).
Quanto ai virus in circolazione che si prospettano come protagonisti dell’autunno-inverno 2024-2025, per l’influenza va segnalato l’A/H1N1 e l’A/ H3N2, mentre per il Covid la variante che si diffonderà nei prossimi mesi, secondo le attese, è XEC, che è immunoevasiva.
Ci aspettiamo quindi in autunno una presenza importante del Sars-CoV-2.
E poi avremo il Virus Respiratorio Sinciziale (RSV), co-protagonista nascosto: a parte la quota di bronchioliti che interessa i bimbi piccoli, anche negli anziani è parte rilevante delle forme respiratorie della stagione.
Completano il mix i virus responsabili delle forme simil-influenzali (virus parainfluenzali), che si avvantaggiano degli sbalzi termici.
In merito al Covid le nuove varianti, appartenenti alla famiglia Omicron, sono più ‘benevole’ in termini di effetti sulla salute rispetto alle precedenti, ma non in termini di diffusione.
In un contesto, infatti, in cui la popolazione ha sviluppato un’immunità ibrida, il virus si è adattato diventando più subdolo per continuare a diffondersi.
Di conseguenza, si registrano molti casi asintomatici o con sintomi lievi, facilitando così la trasmissione.
E sebbene il Covid-19 sia meno aggressivo, rimane comunque pericoloso e potenzialmente letale per le persone fragili e anziane.
Fermo restando che anche i giovani possono comunque sperimentare complicanze significative.
E sebbene molte persone ormai siano restie a indossare la mascherina nei luoghi chiusi, resta un’importante misura di protezione soprattutto nei contesti più delicati.
Negli ospedali, ad esempio, far rispettare l’uso delle mascherine non è sempre facile, ma si è scelto di mantenere l’obbligo in reparti particolarmente vulnerabili, come quelli dedicati ai pazienti oncologici, dove la protezione rimane essenziale per salvaguardare la loro salute già compromessa.
Quanto alla stagione 2024-2025, oltre all’influenza c’è un’attenzione crescente verso altri virus respiratori che contribuiscono a infezioni stagionali.
Accanto al già citato RSV, spiccano il rinovirus, il metapneumovirus ed i virus parainfluenzali.
In totale ci sono circa 262 virus e loro sottotipi che causano infezioni respiratorie, rendendo il monitoraggio e la prevenzione ancora più complessi.
dott. Giacinto Casciano
Specialista malattie infettive
Direttore Sanitario del Centro Medico Polispecialistico
Santa Lucia di Statte
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