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Salute

Nevo o melanoma? Una diagnosi precoce ti salva la vita

Consigli del dermatologo per vivere meglio

Nevo o melanoma? Una diagnosi precoce ti salva la vita

Nevo o melanoma? Una diagnosi precoce ti salva la vita

Inevi sono tumori della pelle che originano dai melanomi, questi ultimi sono responsabili della pigmentazione cutanea. Mediamente ogni soggetto presenta dai 10 ai 50 nevi , alcuni piani, altri rilevati, di diverse forme da ovale a rotondeggiante, e di diverso colore dal nocciola al marrone chiaro a quello scuro e al “nero”. Menzione a parte meritano i cosiddetti nevi atipici a cui bisogna prestare particolare attenzione: il notevole incremento, in questi ultimi anni, di casi di neoplasie cutanee sia Melanomi che non melanoma Skin cancer, impone un appropriato ed adeguato impegno sanitario in termini di prevenzione e di valida risposta atta a garantire una capillare attività di screening. Non vi è dubbio che il principale fattore di rischio per i tumori cutanei ed in particolar modo per il Melanoma , è l’eccessiva quanto sregolata esposizione alla luce ultravioletta.

MITI DA SFATARE Glorificazione dei benefici del sole: Pelle abbronzata uguale a pelle bella; - Danni visibili: solo gli UVB sono pericolosi; - Solo nelle ore centrali della giornata il sole è dannoso; - Eccessiva fiducia negli fotoprotettori: più applico prodotto solare più posso espormi al sole intensamente e a lungo; - Una crema solare di indice 10 mi consente di rimanere al sole 10 volte più a lungo. Senza dubbio sono ancora notevoli i ritardi nella prevenzione primaria e secondaria in Europa in rapporto ad altri continenti come l’Australia ed agli USA.

UN PROBLEMA DI SALUTE PUBBLICA
• Attivare la catena della salute per educare la popolazione alla corretta esposizione al sole;
• Educare la popolazione alla prevenzione di eventuali rischi legati alla esposizione solare anche attraverso l’autoanalisi. In sintesi, l’eccessiva esposizione ai raggi UV, rappresenta un pericolo perché può danneggiare il DNA delle cellule della cute ed incrementare una eventuale trasformazione tumorale; Senza dubbio, incide anche l’insufficienza del sistema immunitario o alcune malattie ereditarie; Un fattore di rischio è la familiarità ed il numero dei nevi (> di 60) , soprattutto legati al cosiddetto fototipo “basso” (occhi chiari, pelle chiara); Un segnale principale di melanoma cutaneo, è la variazione di aspetto di un nevo o la comparsa di un nuovo nevo.

Necessario alla prevenzione, è l’apporto di ogni soggetto nel praticare quello che viene definito l’autocontrollo della propria cute; Uno dei criteri è rappresentato dalla cosiddetta regola ABCDE acronimo che sta per:
A: Asimmetria (un nevo benigno è di solito rotondeggiante)
B: Bordi irregolari
C: Colore variabile con diverse sfumature
D: Dimensioni in aumento sia in larghezza che in spessore
E: Evoluzione del nevo che in tempo breve, mostra cambiamenti di aspetto.

Nel dubbio, ci si sottopone a visita da un dermatologo, laddove lo specialista valuta attentamente ogni singola lesione nevica, clinicamente e mediante l’ausilio di un dermatoscopio analogico o meglio ancora mediante un apparecchio di videodermatoscopia digitale (mappa dei nevi), quest’ultimo molto utile nel follow up di queste lesioni (e non solo) e se ritiene può asportare chirurgicamente la lesione dubbia e sottoporla ad esame istologico, tenendo presente che una eventuale diagnosi di melanoma cutaneo se fatta precocemente, garantisce una sopravvivenza del 98%-99%. Domanda: Ma se il paziente ha pochi nevi, è utile sottoporsi a visita dermatologica? Risposta: Si almeno una volta l’anno anche se ha (difficilmente!) zero nevi. In sintesi, una diagnosi precoce, può salvare la vita!

Dr. Antonio Bandiera
Specialista Dermatologo
Centro Medico Polispecialistico Santa Lucia di Statte

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