Allarme ipoacusia? Gli audioprotesisti all'avanguardia nella rimediazione uditiva
È quanto emerso già da tempo (fonte Censis.it) definendo un problema di salute che porta ad evidenziare come l’ipoacusia, ovvero la sordità, possa rappresentare una vera e propria emergenza sociale. Un allarme ancora oggi troppo sottovalutato, nei confronti del quale è giunto il momento di prestare adeguata attenzione, se è vero com’è vero che la malattia colpisce trasversalmente tutte le fasce d’età, limitando fortemente la crescita, le relazioni sociali e la stessa qualità di vita. Sappiamo dai diversi studi statistici che la vita si è allungata non solo rispetto ai nostri avi ma anche rispetto ai nostri stessi padri e che, di conseguenza, fisiologicamente molti degli ultraottantenni sono afflitti da grave ipoacusia. Non solo. Dai vari appuntamenti dei professionisti del settore è emerso che 1 adulto su 6 ha un insufficienza uditiva tale da creare problemi nella normale vita quotidiana, mentre 1 adulto su 10 ha una perdita uditiva per la quale è raccomandabile la rimediazione attraverso l’utilizzo di protesi acustiche. A complicare il quadro epidemiologico sopra menzionato, sempre nel corso degli ultimi dibattiti congressuali, è risultata la mancata consapevolezza dei disturbi uditivi, che porta così il 30/40 % delle persone interessate a non aver coscienza del proprio deficit uditivo e,quindi, a non porvi rimedio. Assoluto protagonista di questo “panorama sanitario” è il laureato in Audioprotesi (Tecnico Audioprotesista), che rappresenta da anni una figura sanitaria altamente specializzata a livello tecnico nelle diverse rimediazioni uditive. Tuttavia, molto spesso, questo operatore della salute è poco conosciuto e a volte persino non sufficientemente apprezzato (anche se la sua individuazione primaria tra i profili sanitari professionali risale addirittura al 1994 col DM del Ministero della Sanità n° 668). I sorprendenti progressi tecnologici degli apparecchi acustici di ultima generazione hanno già prodotto un notevole miglioramento del livello assistenziale e riabilitativo attuato da questi professionisti, sempre più in grado di confrontarsi efficacemente con le altre figure sanitarie operanti nell’ambito di quei pazienti a cui è sta diagnosticata la protesizzazione acustica. Va rilevato però come non siano ancora molte le persone deboli d’udito che scelgono di utilizzare questi ausili acustici con continuità e profitto, affidandosi alle mani esperte dell’Audioprotesista. Nello specifico i continui richiami del fai da te che prospettano, senza la consulenza di un Audioprotesista professionale, una apparente quanto errata rimediazione uditiva (utilizzando il più delle volte semplici amplificatori acustici), in molti casi la fa da padrona. E’ un processo assai lesivo non solo dal punto di vista audiologico ma anche da quello psicologico (per la delusione dell’ipoacusico) provocando, in entrambi i casi, danni a volte irreparabili Le cause principali possono essere attribuite a problemi socioculturali, scarsa informazione e a volte attenzione sanitaria. Su questo versante va ricordato che il Sistema Sanitario italiano corre però in aiuto economico prevedendo, per gli invalidi ipoacusici che possiedono i requisiti di invalidità (Asl o Inail), la fornitura di protesi acustiche essenziali a totale carico dell’ente o la possibilità per l’invalido di utilizzare quel plafond economico, per l’acquisto di protesi più avanzate del tipo riconducibile, pagando così solo la differenza di prezzo. Come operatore sanitario professionale che svolge la propria attività nella fornitura, adattamento e controllo dei presidi protesici per la prevenzione e correzione dei deficit uditivi, l’Audioprotesista laureato è anche in possesso di altre specifiche competenze, le quali abbracciano il campo della psicologia e della comunicazione (counseling) e gli permettono di instaurare una relazione empatica, fondamentale per creare fiducia e vincere le resistenze del paziente, che vive la propria situazione con estremo disagio e difficoltà. E’ infine fondamentale, prima di procedere all’acquisto di protesi acustiche, assicurarsi che la consulenza, di solito gratuita, venga effettuata da un Audioprotesista professionale iscritto all’albo sanitario e che il processo di riabilitazione dell’udito può richiede a volte tempo e continui controlli. Dott. Floriano Cartanì Audioprotesista presso Maico tarantoacustica
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