Quanti ne soffrono, quali sono le cause e come si curano i 15 milioni di italiani che ne soffrono: dal medico della mutua, allo psichiatra, al mago, alla medicina alternativa. Si può guarire o si deve convivere per una vita? Quali sono le novità? D. - Prof D’Attoma, Lei si occupa da oltre 40 anni delle patologie legate all’ansia come gli attacchi di panico, le paure (del sangue, delle malattie, la paura di arrossire, dell’ascensore, volo in aereo, ecc), i disturbi ossessivi, disturbi somatoformi o psicosomatici, ecc, per quali motivi alcuni pazienti guariscono, altri migliorano, altri ne soffrono per una vita? R. - Tutte le patologie hanno un arco di gravità che va da un minimo ad un massimo: ad esempio vi sono degli attacchi di panico di modesta entità che guariscono spontaneamente o con qualche farmaco che ti prescrive il medico di famiglia, altri girano a vuoto, frequentando gli psichiatri più famosi senza risultati apprezzabili: Per tutti questi disturbi è indispensabile partire da due fattori: la predisposizione ereditaria e le condizioni di stress correlato a problemi psicologici o fisici che innescano la malattia. Mi spiego in poche parole: una ragazza abbandonata dal suo ragazzo normalmente non sviluppa un attacco di panico o una depressione, ma se questa ragazza ha uno dei genitori depressi “potrebbe” sviluppare una tale patologia. Ogni volta che siamo sottoposti a stress si innesca un fisiologico meccanismo di difesa che impegna l’asse ipotalamo-ipofisi-surrene con produzione di sostanze glucocorticoidi che hanno la funzione di proteggere l’organismo dallo stress: questo meccanismo di difesa si traduce, quando lo stress è eccessivo, in un danno biologico a livello ipotalamico con l’innesco di queste patologie (dall’ansia alla depressione, ecc); nella patogenesi di questi complessi disturbi ed il ruolo di tre pilastri terapeutici che noi utilizziamo presso il nostro Centro a: la psicoterapia neurobiologica (D’Attoma), i farmaci (antidepressivi, stabilizzanti dell’umore, ed eventuale trattamento con il TMS (Transcranic Magnetic Stimulation) nei soggetti farmacoresistenti Per ulteriori informazioni contattate il numero 336.820244Prof. Giovanni D’Attoma Specialista Neuropsichiatra, Psicoterapeuta, Medicina delle cefalee
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