LIZZANO - Nasce la lista civica “Lizzano ci siamo” che propone Lucia Palombella quale candidato Sindaco per le elezioni amministrative del prossimo 14 e 15 maggio. “Per me questa è un’esperienza nuova, dal punto di vista politico e comunicativo e c’è un solo aggettivo con cui posso descriverla: emozionante- afferma la dott. ssa Palombella-Lizzano è il mio paese, voglio dargli valore, eliminando quel senso di precarietà e disagio che si respira da anni. È una responsabilità entrare in politica e pensare di governare per cinque anni, ma ho visto il declino del mio paese prendere sempre più piede, ho ascoltato il malcontento di chi scappa per cercare lavoro al nord, di chi cerca un modo, senza trovarlo, per far crescere i propri figli con gli stimoli giusti nella propria Lizzano.” Lucia Palombella ha 42 anni, è sposata ha due figlie. Dopo un periodo trascorso a Roma per studio e lavoro ha deciso di tornare a Lizzano ed oggi è dirigente psicologo presso l’Asl di Lecce, dove si occupa di disabilità dell’età evolutiva. In paese è molto conosciuta proprio per la sua professione. “Si parla spesso di decoro pubblico, che ancora oggi manca in paese e che nel 2023 dovrebbe essere la normalità. Il decoro pubblico è tra le azioni da non promuovere in campagna elettorale, perché è ovvio che ci deve essere e che, visto che manca, sarà la prima attività da avviare. Così come è ovvio che sarà affrontato il problema della gestione dei rifiuti e dei conseguenti effetti dell’Ecotassa regionale: paghiamo una Tari altissima pur differenziando. Ma voglio andare oltre i gesti ovvi- continua - voglio inquadrare le azioni secondo questo motto: stai bene dove vivi, vivi dove stai bene: Lizzano. Per vivere bene si ha bisogno di lavorare, di portare lo stipendio a casa, si ha bisogno di supporto ed ascolto, soprattutto per quelle famiglie che hanno situazioni delicate e particolari, si ha bisogno di puntare sul turismo così da dare a commercianti ed associazioni il terreno fertile su cui crescere. Lavoro e turismo sono strettamente collegati, dobbiamo prendere quello che di bello abbiamo e valorizzarlo, facendolo fruttare: masserie, trulli, chiese e costruzioni rupestri, vigneti, spiagge e tanto altro. Dobbiamo fortificare le azioni rivolte all’agricoltura, con programmi ad hoc, dare supporto ad industria ed artigianato. Le azioni saranno tutte correlate”.
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