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L'ex Ilva

Acciaierie d'Italia, duello tra Salvini e Urso sulla nazionalizzazione

Il ministro leghista "apre" a questa ipotesi. Resta freddo il titolare del Mimit

Salvini e Urso

Salvini e Urso

"Per quello che riguarda Ilva o c'è un acquirente serio oppure è giusto che sia lo Stato che si faccia carico della gestione e del rilancio perchè da troppi anni i tarantini aspettano invano. Ci sono delle offerte, vediamo se ci saranno offerte finalmente serie, se no l'Italia faccia l'Italia".

Parole - riportate dall'agenzia Ansa - di Matteo Salvini, a Taranto per sostenere il candidato sindaco della sua parte politica. Il ministro leghista, vicepremier e ministro delle Infrastrutture e Trasporti, sembra aprire quindi all'ipotesi di una nazionalizzazione dello stabilimento siderurgico oggi sotto le insegne di Acciaierie d'Italia.

Parole, soprattutto, che sembrano in disaccordo con quelle di Adolfo Urso, collega di governo, ministro delle Imprese e del Made in Italy ed esponente di Fratelli d'Italia - che nella corsa a Palazzo di Città sostiene, insieme a Forza Italia, il candidato del centrodestra. "Un’azienda, pubblica o privata, nelle democrazie europee risponde alle stesse regole autorizzative in materia ambientale e sanitaria e necessita delle medesime condizioni produttive. Non siamo nell’Unione Sovietica" ha dichiarato Urso in una intervista a La Repubblica.

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