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Taranto
08 Gennaio 2025 - 06:15
«Raccolta differenziata, ora il Comune ritiri quella delibera»
«Ritirare l’ordinanza sindacale n.72 del 17 ottobre 2024 che sta creando solo confusione ed ulteriore distanza tra cittadinanza ed amministratori»: è la richiesta del Partito Democratico di Taranto, come riportata dal capogruppo in consiglio comunale Luca Contrario sul proprio profilo facebook.
L’ordinanza in questione è quella che disciplina l’allargamento della raccolta differenziata dei rifiuti in altre zone della città: un provvedimento che è stato portato all’attenzione del Tar di Lecce con un ricorso presentato da tre associazioni, ovvero A.C.A.I., A.N.A.P.I. e A.R.CO, e quattro studi di professionisti del settore: avvocato Armando Amendolito, avvocato Danilo Corona, avvocato Davide Ligonzo e ragionier Aldo De Pasquale. Buonasera Taranto ha dato notizia del ricorso davanti al tribunale amministrativo regionale nell’edizione del quotidiano digitale diffusa nella serata di venerdì 3 gennaio e sul nostro sito web, buonasera24.it.
La prima pagina del nostro quotidiano digitale pubblicato nella serata di venerdì 3 gennaio
Contrario si rivolge al sindaco Rinaldo Melucci, all’assessore all’Ambiente Stefania Fornaro ed al presidente di Kyma Ambiente, Giampiero Mancarelli, ricordando che «molti studi professionisti e molte associazioni di amministratori di condominio hanno fatto ricorso al TAR avverso all’ordinanza sulla raccolta differenziata, perché contraddittoria, non chiara, non applicabile e con numerosi vizi di forma e sostanza» e che «è impensabile procedere, come previsto dalla ordinanza, con la distribuzione di ulteriori tre enormi carrellati ad ogni portone, visto il fallimento già registrato con un solo carrellato. Se non c’è spazio per il solo carrellato verde del vetro nel portone, figuriamoci il caos che genererebbero quattro carrellati a condominio».
Gli stessi carrellati, per il capogruppo dem nella massima assise comunale, «abbandonati in strada e sui marciapiedi rappresentano una ulteriore barriera architettonica alla già complessa mobilità in città e stanno creando evidenti disagi di ogni tipo, anche dal punto di vista del decoro. L’ordinanza - continua - prevedeva che avreste dovuto indicare voi, con segnaletica orizzontale, dove posizionare i carrellati in strada e non lo avete fatto rendendo impossibile capire che fare anche per chi volesse essere perfettamente rispondente alle procedure. Essendo Taranto una città con il 90% dei condomini privi di portiere, ancora non si capisce chi e come dovrebbe quotidianamente posizionare fuori i portoni, per poi riportarli dentro dopo poche ore, i pesanti e voluminosi carrellati; i carrellati abbandonati da settimane in strada, aperti, incustoditi e senza alcuno strumento per evitare che chiunque passi possa gettare dentro quello che vuole, si stanno purtroppo riempiendo di ogni tipo di rifiuto. Gli operatori di Kyma Ambiente, come da indicazione ricevuta dalla direzione, non li stanno svuotando se dentro non c’è solo vetro. I carrellati non svuotati iniziano, di conseguenza, ad essere sporchi, maleodoranti e potenziali ricettacolo di infezioni ed insetti».
Anche per questo, Contrario chiede oltre al ritiro dell’ordinanza anche quello degli «imbarazzanti carrellati verdi» perchè «per il vetro, per ora e nei quartieri centrali, possono andare benissimo le care e vecchie campane verdi» e la redazione «come da noi richiesto da almeno due anni di un nuovo contratto di servizio con Kyma Ambiente che permetta di intervenire strutturalmente su tutto il servizio individuando - a seguito di pianificazione tempi e risorse, analisi dati, confronto, studio del contesto, sperimentazioni ed osservazioni approfondite e puntuale progettazione - le procedure più adeguate al contesto. Perché Taranto merita decoro, pulizia e raccolta differenziata con percentuali almeno in linea con il resto delle città pugliesi».
I carrellati verdi per il vetro
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Testata: Buonasera
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