Il Pd, "Partito Diviso": ecco chi attacca i vertici provinciali

Ancora diviso il Partito Democratico di Taranto. Nel pomeriggio di oggi, giovedì 28 dicembre, da cinque circoli cittadini è arrivata una nota stampa in cui si contesta la linea della segretaria Anna Filippetti in merito alla crisi che sta attraversando l'amministrazione comunale guidata dal sindaco Rinaldo Melucci. «Ancora una volta, in barba a qualsiasi procedura interna, abbiamo appreso da un comunicato stampa che la segretaria provinciale del nostro partito, il PD, ha respinto l’invito del sindaco per un incontro-confronto con le forze politiche della "maggioranza originaria", che si sarebbe dovuto tenere nella giornata odierna. E’ abbastanza singolare che una forza politica popolare come la nostra rifugga dal confronto e, soprattutto, che tale decisione venga assunta in maniera individuale senza informare alcun organismo - segreteria, direzione, assemblea». 

A firmare la nota sono Sara Conte (circolo Volta -Tre Carrare Battisti), Egidio Di Todaro  (circolo Tamburi), Paolo Di Turi (circolo 1° Maggio - Italia Montegranaro), Francesco Leggieri (circolo Cervi - Salinella) e Loris Ligonzo (circolo Borgo).

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Per i firmatari della nota, «è curioso che si ripeta il rifiuto all’ennesima richiesta di confronto dopo che lo stesso era stato chiesto a suo tempo dalla segreteria regionale con una serie di precondizioni che nelle ultime settimane sono state soddisfatte, proprio al fine di consentire un confronto franco e sereno». La nota è dura nei toni e nei contenuti: «La segretaria Filippetti continua ad arrampicarsi sugli specchi quando lega la riapertura del dialogo con il sindaco alla non partecipazione al tavolo di Italia Viva e alle dichiarazioni del consigliere Stellato. Nessuno di noi, né tanto meno il sindaco, ha mai commentato favorevolmente le dichiarazioni del consigliere Stellato, di cui è il solo responsabile. Ma, soprattutto, la segretaria commette una grave “disattenzione” quando chiede la non partecipazione di Italia Viva al tavolo, visto che quest’ultima non è stata convocata all’incontro odierno».

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E ancora: «La segretaria dimentica il suo assordante silenzio durante la fase di allargamento della maggioranza a Italia Viva ed il periodo seguente, un mese e mezzo circa, quando Italia Viva ha partecipato attivamente alla vita amministrativa senza che lei sollevasse la minima obiezione. Va aggiunto che si è guardata bene - la sera in cui i consiglieri venivano chiamati a sottoscrivere il documento di allargamento a Italia Viva - dal prendere la parola durante la riunione di maggioranza per opporsi ad un simile scenario. In quella circostanza si è limitata, come sempre, a seguire le indicazioni del segretario regionale che acconsentiva all’allargamento anche in virtù del fatto era stato già sottoscritto da tutte le altre forze politiche, compreso il Movimento Cinquestelle. Inoltre, al suo posto, saremmo stati quantomeno più cauti nella richiesta di rinvio dell’approvazione del bilancio, sostituendosi arbitrariamente alle prerogative e alle responsabilità dei consiglieri comunali».

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Conte, Di Todaro, Di Turi, Leggieri e Ligonzo sottolineano di essere «una parte importante della comunità democratica, senza voler sminuire il ruolo di alcuno, riteniamo invece che in momenti così difficili, pur nella diversità delle posizioni, un partito come il nostro, non si può sottrarre al compito di ricercare, con tutte le sue forze, una soluzione che non faccia precipitare la città nello scioglimento anticipato del consiglio comunale. Pertanto, invitiamo la segretaria Filippetti ad agire con una maggiore collegialità, convocando gli organismi preposti, così come prevede il nostro statuto, anche per verificare l’esistenza di supposte questioni disciplinari, che non possono che essere affrontate nelle sedi deputate  (ancora formalmente non costituite in quanto vanno integrate sostituendo componenti incompatibili) e non a mezzo di comunicati stampa».